“L’emergenza occupazione in Italia non si risolve con il salario minimo, che irrigidisce il mercato del lavoro e ha effetti controproducenti per gli stessi prestatori d’opera. Forza Italia riparte da qui: mettiamo le imprese nella condizione di assumere più persone e di pagare salari piu’ alti grazie alla riduzione del cuneo fiscale”.
Cosi’, in una nota, la presidente del gruppo Forza Italia alla Camera. “Secondo i dati del Centro Studi Confindustria – aggiunge -, oggi per uno stipendio di 780 euro netti (la stessa cifra fissata come tetto per il reddito di cittadinanza) il datore di lavoro deve pagare 1.360 euro lordi. Quindi il lavoratore percepisce solo il 57,4% della somma versata dal datore di lavoro.
Il restante 42,6% va in Irpef, addizionali regionali e comunicali comprese, e contributi. Una situazione non più sostenibile. Abbiamo fatto i primi calcoli e ridurre di un punto il peso dei contributi costa intorno a 2,7 miliardi. Una cifra che possiamo ancora permetterci e che bisognerebbe destinare da subito a chi ogni giorno porta avanti a fatica la carretta dell’economia italiana”.