Nel corso della sua omelia pronunciata all’Aquila, nel giorno della “perdonanza” che si concluderà con l’apertura della Porta Santa, Papa Francesco si è auspicato che L’Aquila “sia veramente la capitale del perdono e della pace”.
Bergoglio, parlando invece di libertà, ha aggiunto che “troppe volte si pensa di valere in base al posto che si occupa in questo mondo. L’uomo non è il posto che detiene, ma è la liberta’ di cui è capace e che manifesta pienamente quando occupa l’ultimo posto, o quando gli è riservato un posto sulla Croce. Il cristiano sa che la sua vita non è una carriera alla maniera di questo mondo, ma una carriera alla maniera di Cristo, che dirà di sé stesso di essere venuto per servire e non per essere servito”.
“Finché non comprenderemo che la rivoluzione del Vangelo sta tutta in questo tipo di libertà – aggiunge Francesco – continueremo ad assistere a guerre, violenze e ingiustizie, che altro non sono che il sintomo esterno di una mancanza di libertà interiore. Lì dove non c’è libertà interiore, si fanno strada l’egoismo, l’individualismo, l’interesse, la sopraffazione”.(ITALPRESS).