sabato, 5 Ottobre, 2024
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Energia e inflazione, spettri che turbano i mercati

Il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha con fermato l’impegno nel frenare l’inflazione a qualunque costo tramutando in certezza la possibilità che la Fed continuerà ad aumentare i tassi di interesse, con una velocità che potrebbe causare “qualche sofferenza” all’economia statunitense, ha detto nel suo tanto atteso discorso politico annuale a Jackson Hole, nel Wyoming. Un prezzo da pagare per frenare l’inflazione ad ogni costo. “Useremo vigorosamente tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione per domare l’inflazione”.

Mentre Powell a Jackson Hole non usa mezzi giri di parole…

Il capo della banca centrale statunitense ha fatto ben intendere che ripristinare la stabilità dei prezzi, adesso ai livelli più alti degli ultimi 40 anni, è un obiettivo prioritario che prevede l’utilizzo di qualunque mezzo a disposizione.  “Mentre i tassi di interesse più elevati, la crescita più lenta e le condizioni del mercato del lavoro più flessibili faranno scendere l’inflazione, ci sarà un impatto negativo anche sulle tasche delle famiglie e delle imprese”, ha detto Powell. “Questi sono gli sfortunati costi della riduzione dell’inflazione. Ma un fallimento nel ripristinare la stabilità dei prezzi sarebbe ancora peggio per l’economia”.

…gli Hedge Fund puntano il debito italiano

Come riportato da tutti i mezzi d’informazione, secondo il Financial Times l’Italia è oggetto di un enorme movimento speculativo, il più importante dalla crisi del 2008. Sarà una coincidenza, proprio nel giorno in cui vengono resi pubblici i verbali della riunione di politica monetaria della Bce di luglio scorso, quando, all’unanimità, è stato approvato il «Transmission protection instrument» o Tpi, il nuovo scudo anti spread.  Secondo il Financial Times, che cita i dati di S&P Global Market Intelligence, un gruppo di hedge fund ha preso a prestito obbligazioni italiane per un valore totale di oltre 39 miliardi, il livello più alto da gennaio, puntando su un ribasso dei prezzi.

La corsa degli investitori a scommettere contro l’Italia arriva mentre il Paese si trova ad affrontare i crescenti venti economici derivanti dall’impennata dei prezzi del gas naturale in Europa, provocata dai tagli alle forniture da parte della Russia nonché lo scenario di una campagna elettorale quanto mai concitata. «È il Paese più esposto in termini di prezzi del gas e la politica è difficile», dichiara Mark Dowding, chief investment officer di BlueBay Asset Management, che gestisce circa 106 miliardi di dollari di asset sentito da Ft. Dowding sta shortando le obbligazioni italiane a 10 anni utilizzando futures.

Energia protagonista assoluta del 2022

E l’energia, si sa, è stata la grande protagonista, nel bene e nel male, di questo 2022. Protagonista in tutte le sue forme: senza dubbio il caro energetico e la conseguente infiammata dei prezzi delle fonti “classiche” è il primo e più tangibile dato che ha toccato i portafogli di famiglie e imprese, alcune di quest’ultime piegate dall’esorbitante crescita delle bollette. Ma anche le fonti energetiche “alternative” hanno avuto e stanno avendo una rilevanza senza precedenti: la transizione energetica, di cui si parlava da anni, ha subìto un’accelerazione senza precedenti, non priva di concomitanti battute d’arresto nel breve a causa delle necessità energivore dell’immediato. Ma le tendenze strutturali sono emerse con più vigore che mai.

I consigli dei gestori e dei grandi investitori

Cosa fare? Le ricette nel breve proposte dai gestori sono tante. Come riportato da Financialounge.com, Pictet Asset Management, ad esempio, ritiene che per gli investitori sia più saggio puntare sulle tendenze strutturali che influenzano i tassi d’interesse, gli spread obbligazionari, le valute, piuttosto che su quelle cicliche di breve termine.

Se Warren Buffet ha acquistato sul mercato azionario nel 2022 come non faceva da anni, deve aver fatto proprio l’adagio, sempre valido, di acquistare sulle correzioni (buy the dip). Secondo i risultati pubblicati sabato 6 agosto la Berkshire Hathaway, holding del suo gruppo,  è stato un acquirente netto di azioni nel secondo trimestre di quest’anno con 3,8 miliardi di dollari di acquisti (dispone ancora di 105,4 miliardi di dollari di liquidità da impiegare). Nello stesso periodo dell’anno scorso era stato un venditore netto. Berkshire è intervenuta quando l’S&P 500 ha perso il 16% nell’ultimo trimestre.

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