C’è un ambientalismo che rifugge dalle ideologie e dalle etichette politiche e si dedica alla cura del Creato in modo concreto, senza clamori e senza strumentalizzazioni di parte. Come ricordato spesso da Giampiero Pilla, Presidente di Beautifulmind Italia, si tratta di un ambientalismo diffuso che entra nella coscienza popolare e che mobilita le coscienze sull’onda dell’Enciclica di papa Francesco Laudato si’. Un esempio è rappresentato dall’associazione Plastic free. Ne parliamo con il referente regionale dell’associazione Renato Venezia.
Quali attività svolge l’associazione Plastic free?
Abbiamo circa 150 referenti in tutta la Campania che si occupano della pulizia ambientale: raccolgono segnalazioni, effettuano sopralluoghi. Creiamo dei veri e propri eventi. Prepariamo delle locandine con le date, gli orari, i punti di ritrovo. Coinvolgiamo le persone del posto, Organizziamo queste raccolte, differenziando tutti i materiali, avendo un protocollo di intesa con i Comuni e chiedendo il patrocinio. Dopo le raccolte, contattiamo la ditta di rifiuti che si occupa della pulizia del territorio, che rimuove tutto e porta via il tutto. Riusciamo a organizzare, raccolte, portando sul posto anche 450 volontari, com’ è successo l’anno scorso per la pulizia della foce dei Regi Lagni a Castelvolturno.
Ci stiamo prendendo cura delle principali foci dei fiumi campani: parliamo delle foci dei fiumi Sarno, Volturno, Garigliano, Sele. Abbiamo realizzato delle vere e proprie bonifiche gratuite in queste zone, con l’obiettivo di riportare definitivamente via dal mare tutti questi materiali.
Da quanto tempo svolgete questa attività?
Sono tre anni che siamo impegnati in varie attività di difesa dell’ambiente e di promozione della cultura ambientale.
Avete un programma anche per le scuole?
Facciamo attività di sensibilizzazione. Abbiamo incontri con gli studenti. Illustriamo a questi ragazzi che non hanno ancora capito la pericolosità dell’inquinamento da plastica e non solo. Mostriamo delle slide dove spieghiamo la biodegradabilità dei vari materiali abbandonati in natura, la pericolosità della plastica, delle microplastiche e delle nano plastiche. Cerchiamo di far capire che tutto questo materiale che viene lasciato nell’ambiente prima o poi arriva nel nostro organismo o tramite l’alimentazione o tramite i roghi. Noi siamo nella Terra dei Fuochi….tutto quello che viene lasciato per terra prima o poi viene bruciato.
Quali sono le difficoltà che Plastic free incntra?
Non possiamo occuparci di materiali pericolosi: siamo un’associazione di volontari. Durante i sopralluoghi, purtroppo ci accorgiamo che la problematica va ben oltre l’abbandono di plastica, vetro o rifiuti indifferenziati. Segnaliamo la presenza di rifiuti altamente pericolosi quali l’amianto, vernici, materiali di risulta ai Comuni che dovrebbero occuparsi della rimozione di questi materiali.
Il vostro ambientalismo ha una coloritura politica?
No. Il nostro ambientalismo non ha una coloritura partitica è assolutamente apolitico perché noi pensiamo che l’ambiente sia cosa di tutti. Non è il discorso ambientale, non riguarda la destra, la sinistra. Perché prendersi cura dell’ambiente significa prendersi cura di sé stessi e dei propri cari.
L’ambientalismo in Italia viene sempre associato a una certa cultura ideologica di sinistra anticapitalista e massimalista molto parolaia e poco fattiva. Voi come vi collocate rispetto a questa impostazione?
Noi siamo assolutamente fuori da questa visione. Il nostro obiettivo non è quello di prendere parte a una fazione politica ma semplicemente quello di prendere coscienza del disastro verso cui andiamo incontro se la problematica ambientale viene trascurata. Quindi uniamo le nostre forze per portare avanti gli obiettivi.
La sensibilità ambientale nei giovani sta crescendo?
Si e ne andiamo molto fieri. Lo notiamo tornando nelle scuole dopo tre anni di attività. Già tantissimi ragazzi vanno in classe con la borraccia, non portano più, bottiglie di plastica monouso. Troviamo ragazzi preparatissimi e anche tanti bambini felicissimi di affrontare la tematica ambientale. Ai bambini facciano vedere video di pesciolini sofferenti e delle tartarughe che troviamo spiaggiate perchè hanno ingerito plastica e che recuperiamo e curiamo nel nostro centro. Siamo estremamente contenti dei risultati che stiamo ottenendo.