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Bernini: “È priorità per 75% italiani”

venerdì, 4 Gennaio 2019
1 minuto di lettura

“Tre italiani su quattro chiedono lavoro, non assistenzialismo. Sono i dati credibili di uno studio pubblicato oggi sul maggior quotidiano italiano e rappresentano una clamorosa bocciatura del governo gialloverde, che invece ha puntato sul reddito di cittadinanza e quota 100. E il dato assume contorni ancor piu’ significativi al Sud e nelle Isole dove i Cinquestelle avevano spopolato alle elezioni – qui per l’82% il lavoro e’ la priorita’ -. Come andiamo sostenendo da sei mesi a questa parte, il maggior deficit bisognava utilizzarlo per la Flat tax, per abbassare le tasse a tutti, per tagliare quelle sul lavoro”. Lo afferma Anna Maria Bernini, capogruppo di Forza Italia al Senato. “Bisognava imprimere all’economia asfittica, e ora a rischio recessione, uno choc – aggiunge il capogruppo – per dare denaro fresco alle imprese, alle famiglie e per far decollare gli investimenti senza i quali creare nuovi posti di lavoro sara’ impossibile. Non aver abbattuto le tasse e aver approvato, invece, un provvedimento sbagliato e recessivo come il reddito di cittadinanza che, voglia o no Di Maio, sara’ elargito anche agli stranieri, e’ una grande occasione mancata che aprira’ una voragine nei conti pubblici senza aiutare la crescita con risvolti davvero pericolosi”.

“Di questa sciagurata legge di Bilancio porta la responsabilita’ questo governo sordo alle nostre proposte e ai nostri avvertimenti, alle istanze delle imprese, di quanti credono nella intrapresa e non nell’assistenzialismo fine a se stesso, dannoso e indignitoso. Noi lotteremo non solo sui banchi del Parlamento, peraltro saltato a pie’ pari da un governo irresponsabile e arrogante, ma anche – conclude – tra i cittadini per aiutarli in questa difficile fase affinche’ questo esperienza di governo innaturale sia archiviata al piu’ presto possibile”. (Italpress).

Redazione

“La Discussione” è una testata giornalistica italiana fondata nel 1953 da Alcide De Gasperi, uno dei padri fondatori dell’Italia moderna e leader di spicco nella storia politica del nostro paese.

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