lunedì, 18 Novembre, 2024
Lavoro

Lavoro: investire nelle politiche attive per contrastare i Neet

L’incremento dei cosiddetti Neet, ovvero persone che non studiano né lavorano né cercano lavoro, unitamente al fenomeno della denatalità e della preoccupante fuga all’estero dei giovani in cerca di lavoro, impone di rivedere misure di natura assistenziale come il reddito di cittadinanza che si sono rivelate uno straordinario incentivo al lavoro nero.

“L’esito fallimentare dei sussidi e dei bonus nel favorire l’occupazione appare evidente. È il momento di invertire la rotta e passare dal mero sostegno al reddito, all’accompagnamento del soggetto in un percorso di formazione diretto a collocarlo nel mondo del lavoro. In tale quadro, è fondamentale concentrare le risorse disponibili sulle politiche attive volte a creare nuove competenze e a far fronte alla richiesta di nuove professionalità da parte delle imprese”.

Così Paolo Capone, segretario generale dell’Ugl. “Urge, dunque, una riforma complessiva che elimini l’eccesso di burocrazia al fine di rendere più dinamico il mercato del lavoro. In questa prospettiva, è necessario rendere stringente la normativa per quanti rifiutano un’offerta di lavoro e, al contempo, investire sul potenziamento dei centri per l’impiego e su un maggior coordinamento con Anpal per rilanciare l’occupazione”, conclude il leader dell’Ugl.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Giovani: il Friuli-Venezia Giulia punta sugli under 35

Cristina Gambini

L’Italia dopo il Covid? Meglio. Ma non basta

Cristina Calzecchi Onesti

Scuola: Anief “un flop il liceo di 4 anni”

Giulia Catone

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.