La cultura del Bene Comune e il rispetto dei valori Costituzionali passano sempre da un impegno che va oltre ogni aspettativa. La Polizia Penitenziaria da sempre pone al centro del suo essere quel servizio di tutela dei principi che rendono particolarmente unica la nostra carta costituzionale sapendo di trovarsi, all’interno delle case circondariali, degli uomini e delle donne che attendono un’alba nuova.
Spesso Papa Francesco e con lui tanti esponenti del Governo, hanno posto interrogativi sul mondo carcerario proponendo strategie educative e soluzioni particolari per rendere diversa la vita di chi è chiamato a rivedere la sua storia spesso ferita e priva di “non senso”.
A tutti vanno gli auguri di un 2022 ricco di speranza e propositi significativi, li porgo come componente del corpo della Polizia Penitenziaria e come coordinatore nazionale del sindacato Fsi/Usae proprio per il settore Polizia Penitenziaria. Al di là delle sigle abbiamo tutti bisogno di sostare e ricompaginare le forze per affrontare un nuovo anno che già si snoda dinnanzi a voi e non risparmia paure causa pandemia.
Rimaniamo saldi nel testimoniare i principi del bene comune e del servizio affinché il nostro agire porti frutti abbondanti di riscatto, tutela del cittadino e anche chi vive parte della sua storia nelle case circondariali non si senta abbandonato.
Agli uomini e alle donne della Polizia Penitenziaria un augurio di un proficuo 2022 che sia ricco di soluzioni secondo quanto sta nel cuore di ciascuno.