Arriveranno a Roma da ogni parte d’Italia e d’Europa i rappresentanti di parrocchie, confraternite, comitati, rettorie e comunità per partecipare al tradizionale incontro europeo degli “Amici di San Rocco”. L’appuntamento è per il 26 ottobre nella storica sede della chiesa di San Rocco di Roma anche per festeggiare i primi venti anni di vita dell’Associazione europea “Amici di San Rocco”, fondata da Fratel Costantino De Bellis.
A presiedere la solenne celebrazioni sarà monsignor Gianfranco Girotti, reggente emerito della Penitenziaria Apostolica. Ad accogliere i pellegrini, oltre al fondatore dell’associazione, ci sarà il nuovo rettore della Chiesa di San Rocco, don Odoardo Valentini, insieme a monsignor Filippo Tucci. Del significato di questo evento abbiamo parlato con Fratel Costantino De Bellis.
Fratel Costantino quale è il vero significato dell’incontro del 26 ottobre prossimo?
“L’incontro Europeo rappresenta, oltre che un momento di preghiera, anche l’occasione di ricordare quanto sia attuale nell’era contemporanea la testimonianza e l’esempio di un giovane viandante, San Rocco, che attraverso la via romea, ha raggiunto la pace interiore”.
Venti anni fa lei ha deciso di fondare l’associazione. Cosa l’ha spinta?
“L’Associazione Europea Amici di San Rocco ha risvegliato la vera devozione verso il Santo, ma soprattutto vuole promuovere quegli impegni di vita cristiana, indicata dalla Santa Chiesa, dagli insegnamenti del Sommo Pontefice e dei Vescovi delle Chiese locali, per una autentica testimonianza di fede vissuta nella speranza e per una concreta risposta d’amore verso il Padre e verso i fratelli. Fulcro e culmine del cammino spirituale dell’Associazione sono i due appuntamenti annuali del convegno Europeo e dell’incontro di preghiera Un giorno con San Rocco in cui si riflette sulla figura del Santo alla luce del Vangelo di Cristo”.
Quello di quest’anno è un appuntamento particolare
“Ha ragione. L’incontro del 26 ottobre si carica di un significato forte per il ventesimo anno di vita dell’associazione. Come ogni anno una comunità che venera San Rocco viene invitata a portare a Roma l’immagine del Santo che poi andrà in processione per le vie del centro storico. Quest’anno è toccato alla comunità di Sezze. Il gesto vuole rievocare il pellegrinaggio che San Rocco nella sua giovane vita compi da Montpellier a Roma. Il pellegrinaggio non si conclude con il raggiungimento della metà , ma diventa una tappa per ricaricarsi e riprendere con nuovo vigore e nuove energie spirituali il dinamismo della quotidianità nelle famiglie, sul posto di lavoro, nella società”.