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Festival delle Letterature Migranti, concerto in Cappella Palatina

giovedì, 28 Ottobre 2021
1 minuto di lettura

Un evento eccezionale in Cappella Palatina a Palazzo Reale di Palermo dove si è tenuto un concerto nell’ambito della Sezione Musica del VII Festival delle Letterature Migranti, che ha dedicato questa edizione alla figura femminile. Il concerto è stato fortemente voluto dalla Fondazione Federico II, presieduta da Gianfranco Miccichè e diretta da Patrizia Monterosso, ed è stato realizzato grazie alla collaborazione tra Fondazione Federico II, Festival delle Letterature Migranti (diretto da Davide Camarrone) e Il Conservatorio “Alessandro Scarlatti” di Palermo, con la direzione artistica di Dario Oliveri. Nel luogo simbolo dell’incontro tra diverse culture, il concerto è stato un omaggio a tre compositrici appartenenti a culture, religioni ed epoche diverse: Isabella Leonarda (Novara 1620 – 1704), Franghiz Ali-Zadeh (Baku, Arzebaijan, 1947) e Ornella Cerniglia (Palermo 1981).

Le musiche sono state eseguite da Ornella Cerniglia (tastiera digitale e synth) e l’Ensemble di Musica antica del Conservatorio “Alessandro Scarlatti”. Il repertorio si è incentrato sul tema del rapporto fra l’antico e il moderno. Il concerto è stato trasmesso anche in diretta streaming audio. Una scelta, in particolare quella delle opere della compositrice e musicologa dell’Azerbaigian, integrata perfettamente in quello che rappresenta il luogo di principale interesse all’interno del percorso arabo-normanno dichiarato Patrimonio dell’Umanità.

Nel 2008 Franghiz Ali-Zadeh è stata nominata, infatti, “Artista per la Pace” dall’Unesco. Il 29 ottobre, alle 17.30, invece, all’Oratorio di Sant’Elena e Costantino, sede della Fondazione Federico II, sempre per la sezione musica del Festival delle Letterature Migranti, si terrà un seminario che rende omaggio al lavoro dell’antropologa Elsa Guggino, nell’approssimarsi del 50° anniversario della fondazione del Folk-Studio di Palermo. L’incontro sarà coordinato da Sergio Bonazinga (Università di Palermo) e incentrato sull’idea di tracciare una storia dell’indagine sulle musiche di tradizione orale in Sicilia, ponendo al tempo stesso le premesse per una maggiore conoscenza di tale repertorio da parte dei compositori e compositrici siciliani.

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