È stata toccata la cifra record di 4,3 miliardi di euro e riguarda i consumi domestici di alimenti biologici. Un fatturato ottenuto grazie alla svolta green e salutista degli italiani con l’emergenza Covid. Il Lockdown e la richiesta di cibo di qualità hanno determinato un aumento degli acquisti del 7% nel 2020 rispetto all’anno precedente. Sodisfatta la Coldiretti che ricorda come il biologico festeggia 30 anni dalla nascita del “Regolamento relativo al metodo di produzione biologico dei prodotti agricoli”, era il 24 giugno 1991.
“Da allora i consumi nazionali sono cresciuti senza interruzioni ed oggi il biologico”, sottolinea la Coldiretti, “è nel carrello di circa sette famiglie italiane su dieci (68%)”.
La domanda crescente ha proiettato l’Italia ad essere il primo Paese europeo per numero di aziende agricole impegnate nel biologico. Ma la crescita va governata.
“In un Paese come l’Italia che è leader in Europa nel numero di imprese impegnate nel biologico occorre approvare subito la legge nazionale”, sollecita la Coldiretti, “senza cambiamenti strumentali sul biodinamico finalizzati solo a bloccare il definitivo via libera. Il testo prevede anche l’introduzione di un marchio per il bio italiano per contrassegnare come 100% Made in Italy solo i prodotti biologici ottenuti da materia prima nazionale”. La rivoluzione biologica viene sostenuta anche da quella digitale.
“Il provvedimento, sostiene”, spiega la Coldiretti, “anche l’impiego di piattaforme digitali per garantire una piena informazione circa la provenienza, la qualità e la tracciabilità dei prodotti con una delega al Governo per rivedere la normativa sui controlli e garantire l’autonomia degli enti di certificazione”.