“Il lavoro che abbiamo svolto negli ultimi tempi ha dato qualche risultato positivo a tutela dei trasferimenti alle imprese, ma non possiamo dirci soddisfatti per l’accordo raggiunto”. Così il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, sull’esito del “trilogo” che ha siglato un’intesa provvisoria sulla riforma della PAC.
“E’ passato, di fatto, il principio che le imprese agricole devono aumentare gli impegni in materia di sostenibilità ambientale, ma a fronte di minori risorse finanziarie destinate alla tutela dei redditi e alla stabilità dei mercati. E il taglio sarà soprattutto a carico delle imprese orientate – indipendentemente dalla dimensione – agli investimenti, alle innovazioni e all’aumento dell’occupazione”.
Confagricoltura ricorda che i fondi destinati all’agricoltura italiana subiranno nel periodo 2021-2027 un taglio del 15% in termini reali rispetto al precedente quadro finanziario pluriennale. “Dalla lettura dei testi – aggiunge Giansanti – ci sembra, inoltre, che non sia stato assolutamente centrato l’obiettivo della semplificazione amministrativa da tutti auspicato”. “Da parte nostra, vogliamo ricordare che la maggiore sostenibilità ambientale dipende dai livelli di efficienza e competitività delle imprese, per non compromettere il potenziale produttivo.
Ci auguriamo che questi aspetti fondamentali siano presi in considerazione dai ministri dell’agricoltura che si riuniranno la prossima settimana” -conclude il presidente di Confagricoltura. L’accordo provvisorio raggiunto oggi sulla nuova PAC sarà infatti sottoposto ai ministri dell’agricoltura della UE nella sessione in programma il 28 e 29 giugno e dovrà essere approvato dall’Assemblea plenaria dell’Europarlamento.