domenica, 22 Dicembre, 2024
Lavoro

Reddito cittadinanza e lavoro. Servono nuove regole

Accettare un lavoro stagionale obbligatorio per chi riceve il Reddito di cittadinanza. Discussione aperta tra quanti sollecitano una rivisitazione del beneficio ancorandolo a prospettive di lavoro. Diverse le proposte in campo, come quella prevista con un emendamento al dl Sostegni bis presentato da Valentina D’Orso del gruppo M5S, secondo cui i percettori dovranno accettare, “pena decadenza del beneficio”, offerte di lavoro stagionali entro 100 km dalla propria residenza, sospendendo la fruizione del beneficio ma godendo di un’integrazione Inps nel caso in cui il compenso mensile sia inferiore all’importo del Rdc. Per Fratelli d’Italia, invece, chi percepisce il reddito deve aderire a percorsi di formazione obbligatoria, mentre la Lega propone una riduzione degli stanziamenti per la distribuzione del beneficio del 10% annuo.

Non sono le uniche proposte di modifica presentata per risolvere il problema emerso nelle ultime settimane della carenza di personale riscontrato da molti ristoratori e proprietari di stabilimenti balneari.

Roberto Pella del gruppo di Forza Italia propone la decontribuzione totale per le imprese del turismo che assumono lavoratori del settore in cig Covid o percettori di Rem o Rdc.

“La norma”, spiega Valentina D’Orso, “intende incentivare il ritorno nel mercato del lavoro dei beneficiari del Reddito che in passato erano dediti a lavori stagionali garantendo loro che questo reinserimento avvenga a condizioni economicamente vantaggiose e non svilenti“. Il principio alla base, puntualizza, è quello di stipulare regolari contratti di lavoro e rafforzare la lotta al sommerso.

Il caso vede contrapposti da una parte i datori di lavoro, che denunciano come cassa integrazione e Reddito rappresentino dei disincentivi alla ricerca di occupazione, e dall’altra i lavoratori, secondo cui il livello delle retribuzioni offerte sarebbe troppo basso e non permetterebbe un lavoro dignitoso.

Per facilitare il rapporto tra Rdc e politiche attive, il Pd chiede di rifinanziare con 30 milioni di euro i Centri per l’impiego 2022, mentre Alessandro Amitrano del M5S propone che sia il ministero del Lavoro a promuovere progetti di occupazione a favore dei beneficiari, attraverso delle convenzioni ad hoc con le partecipate pubbliche.

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