Assobibe, associazione di Confindustria che rappresenta le aziende produttrici di bevande analcoliche, esprime perplessità in merito all’analisi della Coldiretti, secondo cui durante il lockdown i bambini italiani avrebbero aumentato il consumo di bibite gassate.
“Lo studio Coldiretti presentato oggi, che sembra evidenziare l’aumento del consumo di cibi spazzatura e di bevande zuccherate durante il lockdown, ci lascia perplessi a fronte di un crollo delle vendite registrate dalle stesse nel medesimo periodo e alla luce dei risultati della ricerca del Crea ‘Cambiamenti delle abitudini alimentari nell’emergenza per Covid 19’. Secondo questo studio, infatti, nel 76% dei casi gli italiani hanno limitato il consumo di bevande zuccherate a 1 volta la settimana”, ha dichiarato il presidente di Assosibe, Giangiacomo Pierini.
“Inoltre, il nostro settore registra un calo costante del 25% da oltre 10 anni, in contrapposizione con i tassi di obesità in continua crescita fra i più giovani”, ha aggiunto. L’associazione, inoltre, ricorda che “l’obesità infantile è un problema serio, multifattoriale, che deve essere affrontato anche dalle imprese alimentari in modo responsabile, attraverso i propri prodotti e la comunicazione: le aziende associate ad Assobibe hanno innovato il portafoglio prodotti e rivisitato le proprie ricette, con l’effetto di aver ridotto del 27% il quantitativo di zucchero utilizzato. Da oltre 15 anni le aziende non vendono in modo diretto nelle scuole e non svolgono attività di pubblicità nei canali diretti ai minori di 12 anni”.