Moda, abbigliamento e calzature, unite in difesa dell’ambiente. L’obiettivo è sviluppare progetti e azioni virtuose che abbiano un impatto positivo nella lotta all’inquinamento. È l’idea dell’Apparel Impact Institute, organizzazione internazionale per la ricerca di soluzioni sostenibili su scala industriale nel settore dell’abbigliamento e delle calzature. L’istituto ha annunciato l’avvio di una partnership con Legambiente.
L’intesa rientra nell’ambito del “Progetto Italia”, lanciato da Apparel Impact Institute a fine 2020 in collaborazione con marchi di calibro internazionale della moda come Burberry, Kering e Stella McCartney. Adesso, con il supporto di Legambiente, la mission è fare breccia anche tra i produttori italiani. Compito di Legambiente sarà quello di fornire le proprie competenze e supervisionare l’impegno promesso dai marchi italiani che hanno deciso di aderire alla piattaforma messa in piedi da Apparel Impact Institute.
“Questo progetto rappresenta una sfida interessante dal punto di vista ambientale per un settore storicamente complesso”, commenta Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente. “crediamo fermamente che la sua realizzazione possa portare benefici ambientali concreti, e speriamo che susciti interesse, date le varie esperienze positive che sono in aumento negli ultimi anni e che hanno posto la sostenibilità ambientale e sociale delle filiere della moda al centro di questa sfida”.
Nell’affrontare questa sfida Apparel Impact Institute e Legambiente faranno tesoro di quanto di buono messo in pratica negli ultimi dieci anni da Clean by Design. Un sistema ormai ben oliato che punta a individuare quelle opportunità che possano consentire agli impianti produttivi delle fabbriche tessili di migliorare le proprie performance sul piano oltre che dell’efficienza operativa anche ambientale: dalla riduzione dell’uso di energia e acqua a un minori utilizzo dei prodotti chimici.
“Inizialmente, Legambiente”, spiega l’associazione, “si concentrerà sulla gestione e l’esecuzione di progetti mirati e azioni precise, con l’organizzazione di eventi formativi e visite negli stabilimenti”.