Una società frenetica fissa nel calendario date ed eventi per sottolineare come la “Vita” merita di essere amata . Si corre, impazziti tra paure e silenzi, convinti che ogni essere umano può dominare tutto dal centro del mondo. Eppure si muore di solitudine, di indifferenza e di amore. Schiavi di tutto e di tutti, si innalzano striscioni per chiedere il diritto ad “Amare ” quando i cuori spesso sono pietrificati dell’indifferenza più totale dove tutto fa eco al famoso detto “morte tua vita mia “. Sarebbe coerentemente onesto fare silenzio e festeggiare la “voglia matta di vivere “.
Ascolti di tutto nel mondo degli “incoerenti”. frasi mozzafiato, notizie false e pretestuose, inganni venduti per verità, dominio del denaro in tutto e rincorsa verso vertici da capogiro che poi fanno udire il crollo in modo terrificante. Che tristezza spacciarsi per falsi umili che sanno amare e che vivono la fraternità dell’opportunismo. Amare è ben altro. L’amore non cerca il giorno “X” per essere festeggiato bensì richiede sacrificio, coerenza, umiltà, semplicità e verità. Scandalizzati dall’omofobia, diti puntati per un sentimento che piace e non piace, giudici sovrani sulla vita degli altri mentre la propria puzza di cadaveri da compromessi e meschinità travestiti di buonismo.
Per fortuna la vita è un’avventura a tempo determinato e solo i grandi Uomini ne sanno assaporare la bellezza dell’alba e la stupenda fotografia del tramonto. Portare il cuore dove si è, è solo di chi sa di essere una persona stupendamente libera, umana, bisognosa di tutto ma non di tutti. Amare è una conquista: si una conquista di sé, dei propri sogni, conoscenza delle proprie forze e delle altrettante fragilità. Sapere amare non è da tutti. Ma tutti possono provarci se sostituiranno il proprio cuore di pietra con uno umanamente di carne. Amare, voice del verbo Conoscersi: e se ciò avviene nel silenzio della propria anima si passi il tempo a guarire le proprie ferite prima di additare quelle altrui. Perché di amore si muore.