venerdì, 15 Novembre, 2024
Ambiente

SOS marine litter: Legambiente rilancia “Spiagge e Fondali Puliti”

rifiuti in mare, insieme ai cambiamenti climatici, rappresentano uno dei problemi ambientali più imponenti a livello globale, e necessita di interventi e politiche mirate.

Per sensibilizzare alla causa, Legambiente rilancia la campagna Spiagge e Fondali Puliti.

UN WEEKEND PER L’AMBIENTE

Questo fine settimana, dal 14 al 16 maggio, Legambiente invita a partecipare all’operazione Spiagge e Fondali Puliti, realizzata con il supporto di E.ON, Novamont e Sammontana in qualità di partner principali e Virosac in qualità di partner.

Più di sessanta iniziative previste in 15 regioni italiane, consultabili sul sito di Legambiente. Prenderanno parte alle tre giornate volontari di tutte le età, aziende, amministrazioni locali e associazioni ambientaliste.

Spiagge e Fondali Puliti 2021 lancia anche un contest fotografico su Instagram, per condividere le foto dell’evento con gli hashtag #CiPiaciUnSacco #SpiaggeFondaliPuliti.

Cento le iniziative anche in altri 16 Paesi dell’area mediterranea, grazie a Clean up the Med, promossa da COMMON (COastal Management and MOnitoring Network for tackling marine litter in Mediterranean sea). Un progetto europeo finanziato da Eni CBC Med che coinvolge Italia, Libano e Tunisia.

Un’occasione per sensibilizzare, informare e ricordare che quello dei rifiuti spiaggiati resta un problema da fronteggiare con tempestività e in sinergia.

BEACH LITTER 2021: I NUMERI

Il report Legambiente fotografa una situazione allarmante: sulle spiagge italiane, sono 783 i rifiuti ogni cento metri (il valore soglia stabilito dall’Ue è meno di 20 rifiuti spiaggiati ogni cento metri lineari di costa). L’84% di essi è costituito da plastica.

Seguono vetro/ceramica (4,5%), metallo (3,2%) e carta/cartone (2,9%), gomma e tessili (1,4%), legno (1,3%). Un ultimo 1% è rappresentato da bioplastiche, oggetti in materiale misto, rifiuti da cibo, prodotti chimici/sintetici, e quest’anno si sono aggiunti i materiali legati al Covid-19, come guanti e mascherine.

Ben il 42,3% del totale dei rifiuti monitorati è costituito da quei prodotti monouso su cui è intervenuta l’Ue con la Direttiva 2019/904/UE, la cd. Direttiva SUP (Single Use Plastics), che gli Stati membri hanno l’obbligo di recepire entro il 3 luglio 2021.

L’auspicio di Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente, è che l’Italia emani entro tale data il decreto legislativo di recepimento.

Una situazione emergenziale che richiede una presa di coscienza sociale e istituzionale rispetto alle misure da adottare, al fine di individuare soluzioni concrete, efficaci e coerenti, che tengano anche conto del nuovo paradigma appoggiato dall’Ue di un’economia circolare.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

In Italia cresce la raccolta della carta, 3,6 mln tonnelate nel 2022

Redazione

Un nuovo modello per stimare l’evoluzione del livello del Mediterraneo

Emanuela Antonacci

Forum di Legambiente: l’8 ottobre a Roma si discute dell’importanza dell’acqua in agricoltura

Paolo Fruncillo

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.