Sono tanti i giovani e anche i meno giovani che oggi si affacciano dal balcone della “chiamata” e nonostante le notti in bianco e i fumi dei paradisi artificiali che affascinano e ingannano, ecco che sanno puntare lo sguardo oltre ogni staccato che blocca il respiro di libertà. essere chiamati a vivere la vita con la coscienza che questo mondo non ti appartiene e che quando meno te l’aspetti il biglietto di andata e ritorno sta per scadere. Chiamati a vivere, a dare ciò che di meglio si possiede per essere “Ambasciatori di Libertà” da ogni schiavitù che non aiuta a essere i veri protagonisti della propria quotidianità.
Chiamati a non possedere nulla e niente e non incollarsi a ciò che soddisfa ma non sazia totalmente. A maggior ragione se dinnanzi alle proprie scelte si pone lo sguardo di Dio che non chiama a rate con un supporto del bancomat del “OK oggi prelievo” la tua misericordia ma domani comando io. Se si risponde a una Chiamata che stravolge la vita (Positivamente) non si può e non si deve ragionale più con la logica del tornaconto tipico di chi non ha mai posto nessun Dio nel suo cammino.
Dio merita rispetto, totalità di se, decisioni che non sempre sono alla ricerca di applausi. L’uomo della croce non ha mai pensato di piacere alla folla e non ha mai inchiodato i paletti del suo “si” tra le sterpaglie dell’interesse personale o le sabbie del tornaconto. Il suo ammonimento è chiaro anche per chi ha deciso (si spera con un per sempre che convince e affascina sempre più) di viverlo per tutta la vita.
La voce di chi ti ha chiamato ancora ripete fra le pareti della tua anima “Il Figlio dell’Uomo non ha dove posare il capo”. A te che senti di appartenergli, lascia perdere i tintinnii del potere, abbandona le giare delle false acque che non dissetano, ritorna agli albori della tua Chiamata e dai tutto di te, perché chi ti incontra possa indirizzare lo sguardo a chi è Amore e non conosce l’interesse di un imprenditore che di “Vocazione ” non sa dove trovarla. Chi rinuncia al suo “si” ha già tradito il suo “Eccomi”.