MILANO (ITALPRESS) – "Grazie miei cari concittadini, mi avete reso, per qualche giorno, davvero felice della vostra riconoscenza, del vostro grato ricordo. Stavo per cedere, per dire sì ma mi sono fermato davanti alla mia famiglia 'bicellulare' (siamo solo in due a vivere insieme) e a mia moglie non potevo infliggere un disagio, per lei così insopportabile, per un terzo quinquennio". Annunciando un suo inaspettato passo indietro lo scrive, in una lettera aperta al quotidiano 'Libero', Gabriele Albertini, lanciato dal leader della Lega Matteo Salvini, come probabile candidato sindaco del centrodestra alle prossime elezioni comunali a Milano. La lettera, pubblicata oggi sulla prima pagina di 'Libero', è intitolata "Grazie per l'affetto ma resto in famiglia". "Alcuni sondaggi mi avevano inaspettatamente indicato come valido antagonista del sindaco uscente e Matteo Salvini aveva presentato, in pubblico e da solo, la mia candidatura. Lo ringrazio! Nel propormi, ha superato le tante divergenze politiche, da che ci conosciamo… 24 anni – spiega Albertini -. Gli avevo fatto presente le mie contrarietà, di carattere personale e familiare, ad accettare il gravoso compito: avrei rivissuto, da carnefice e vittima, quella nuova fattispecie di reato: 'il sequestro di persona del consenziente' (come avevo definito la vita del sindaco di Milano) e una sicura crisi coniugale, essendo mia moglie contrarissima, oltre a ridurre considerevolmente il mio reddito". (ITALPRESS). fmo/vbo/r 06-Mag-21 11:09