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Letta e i due forni di Salvini: Nessuno si intesti i successi di Draghi

mercoledì, 5 Maggio 2021
1 minuto di lettura

Dove va Salvini a comprare il pane del consenso? A volte a Palazzo Chigi a volte nelle piazze.
Questo  non piace a Pd e 5 Stelle. O dentro o fuori,dice Letta. Draghi tira dritto e non consente a nessuno di dettargli la linea.

Mano a mano che le notizie per il Governo  cominceranno a diventare buone, ci sarà la corsa ad attribuirsene i meriti. La pandemia frena, i vaccini vanno al galoppo, le riaperture sembrano più vicine, si guarda all’estate con ottimismo anche per il ritorno dei turisti stranieri nel Bel Paese . A giugno arriverà la prima approvazione del Pnrr e con essa anche la prima manciata di miliardi. Insomma, salvo imprevisti, per Draghi il vento sta diventando favorevole. Certo ci sarà da fronteggiare la fine del blocco dei licenziamenti, ma una rapida riforma degli ammortizzatori sociali dovrebbe creare un efficace  cuscino per dare un atterraggio meno doloroso achi troverà l’azienda chiusa o in forte difficoltà. In un governo di unità nazionale tutti dovrebbero remare nella stessa direzione e nessuno dovrebbe tirarere ilPresidente del Consiglio per la giacchetta.

 

AUTOGOL IN VISTA PER SALVINI

Ma a Salvini questo non riesce. Egli vuol apparire come il vero “padrone” della maggioranza, colui che detta l’agenda del Governo  e forza Draghi a seguire una linea più populista che popolare. Nulla di più fastidioso per Draghi che non ha niente a che vedere con il populismo e che per carattere ed esperienza non accetta di farsi mettere i piedi in testa da nessuno. Sicchè questo andirivieni di Salvini dai due forni finisce per rendere poco credibile la sua linea  politica che appare ondivaga e finisce per portare acqua al mulino della grande rivale , Giorgia Meloni. Salvini conquista titoli sui giornali, interviste e dichiarazioni a raffica ma perde consensi tallonato ormai intorno al 20% sia dal Pd che da Fratelli d’Italia. Un vero problema questo per il leader leghista che ,anche questa volta, sta riuscendo a trasformare una posizione di forza in una di debolezza. Gli era successo col Governo Conte 1 , che aveva saldamente in pugno.Tanto fece che il gioco gli scappò di mano e si ritrovò all’opposizione. Da due mesi in qua, invece di essere il principale difensore di Draghi e di far capire che senza di lui questo governo sarebbe nato debole, Salvini fa di tutto per mettersi da solo in un angolo.Letta stia tranquillo:anche stavolta Salvini riuscirà a farsi del male. Ma il Pd non stia con le mani in mano….però.

Giuseppe Mazzei

Filosofo, Ph.D. giornalista, lobbista, docente a contratto e saggista. Dal 1979 al 2004 alla Rai, vicedirettore Tg1 e Tg2, quirinalista e responsabile dei rapporti con le Authority. Per 9 anni Direttore dei Rapporti istituzionali di Allianz. Fondatore e Presidente onorario delle associazioni "Il Chiostro - trasparenza e professionalità delle lobby" e "Public Affairs Community of Europe" (PACE). Ha insegnato alla Sapienza, Tor Vergata, Iulm e Luiss di cui ha diretto la Scuola di giornalismo. Scrivi all'autore

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