In questo mese di maggio sono diversi gli “eroi” segnati in rosso nel calendario della memoria, che hanno pagato con la vita un impegno forte e costante a favore di quella libertà che spesso mette in crisi chi la invoca ma non la vive. Dal Capitano dei Carabinieri Emanuele Basile, al cinquantesimo anniversario dell’uccisione del Procuratore Scaglione, dalla “Beatificazione” del giudice Rosario Livatino (domenica 9 maggio diretta su Rai 1 dalla Cattedrale di Agrigento) alla strage di Capaci dove il tritolo ha frantumato la vita di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e gli agenti della scorta. Uno scenario, questo, che fa riflettere e meditare mentre i giovani commemorano e gli adulti dimenticano.
Le parole galoppano mentre le frasi ad effetti irritano chi ascolta e sa che tante bocche farebbero meglio a stare chiuse. Se le coscienze potessero parlare saremmo dinnanzi a un concerto dove le stonature azzererebbero il “Concerto della parata “. L’onestà non ha bisogno di sermoni e la dignità non si inventa tra chiacchiere e progetti vari. Si può essere affascinanti, convincenti, gente di grido piazzati nei posti più strategici per parlare, parlare e poi agire nel buio tanto nessuno dira’ niente a nessuno. Fantocci privi di anima, gente senza scrupoli che come Pilato preferisce lavarsi le mani e scendere a compromessi pur di soddisfare la propria sete di avere e apparire. Gli onesti queste strategie le riconoscono a distanza e con determinazione e coraggio sanno bene che il bianco non può immischiarsi con il nero.
L’onestà la verità la dignità hanno il prezzo della libertà e non tutti sanno come rimanere fuori dalle strategie diaboliche di chi inganna se stesso e gli altri. I giovani chiedono un mondo più vero. I bambini vorrebbero lasciare le favole e studiare la “Verita’”. È urgente ritornare “Uomini e Donne ” autenticamente veri che aprano le finestre del puzzo del compromesso e sostituire tutto con il fresco profumo di libertà. Per piacere: rispettiamo il sacrificio dio chi ha pagato col la vita un impegno fortemente pulito, perche’ ringraziali equivale a imitarne la memoria senza piegare capo e schiena ai pseudo potenti della storia. Ma la storia è un’altra cosa.