La caduta occupazione nel commercio non si ferma e i numeri sono sconfortanti.
La Confesercenti riferisce una perdita di circa 900mila posti di lavoro. In particolare la maggior parte arriva dai contratti a termine e dagli indipendenti.
“La pandemia spazza via il lavoro autonomo”, si legge nella nota di Confesercenti, “questi ultimi segnano una caduta del 6,6%, pari a 345mila unità, rispetto a febbraio 2020: il dato più elevato in percentuale”.
“La ripresa, purtroppo, è ancora lontana e le imprese non ce la fanno più, le risposte finora ricevute sono state insufficienti”, sottolinea Confesercenti, “lo ribadiamo, senza una decisa inversione di tendenza, nel 2021 sono a rischio chiusura altre 450mila imprese, di cui 250mila nel commercio, turismo e servizi”. Per la Confederazione serve un vero cambio di passo: “è fondamentale accelerare e dare concretezza al decreto imprese e al decreto Sostegni Bis, di cui si sono perse le tracce”, conclude la Confesercenti, “fino ad oggi le imprese hanno vissuto nell’incertezza, ora bisogna metterle in sicurezza”.
“La pandemia spazza via il lavoro autonomo”, si legge nella nota di Confesercenti, “questi ultimi segnano una caduta del 6,6%, pari a 345mila unità, rispetto a febbraio 2020: il dato più elevato in percentuale”.
“La ripresa, purtroppo, è ancora lontana e le imprese non ce la fanno più, le risposte finora ricevute sono state insufficienti”, sottolinea Confesercenti, “lo ribadiamo, senza una decisa inversione di tendenza, nel 2021 sono a rischio chiusura altre 450mila imprese, di cui 250mila nel commercio, turismo e servizi”. Per la Confederazione serve un vero cambio di passo: “è fondamentale accelerare e dare concretezza al decreto imprese e al decreto Sostegni Bis, di cui si sono perse le tracce”, conclude la Confesercenti, “fino ad oggi le imprese hanno vissuto nell’incertezza, ora bisogna metterle in sicurezza”.