“Le riaperture sono una stupidaggine epocale.
Lo dice Andrea Crisanti, professore ordinario di Microbiologia a Padova, in un’intervista al quotidiano La Stampa. Le riaperture, secondo Crisanti, sono state decise perche’ “purtroppo l’Italia e’ ostaggio di interessi politici di breve termine, che pur di allentare le misure finiranno per rimandare la ripresa economica”. “Da settimane viaggiamo tra i 15 e i 20 mila casi al giorno: un plateau altissimo, che non consente di progettare riaperture – aggiunge Crisanti – La decisione e’ stata presa e il governo se ne assumera’ la responsabilita’. L’unica sarebbe potenziare la vaccinazione, ma tra forniture, disorganizzazione e diffidenza verso AstraZeneca pare difficile superare quota 350 mila”. Meglio sarebbe stato rinviare le riaperture a giugno? “Non e’ una mia opinione, ma di chiunque si basi sui dati. Sento parlare di rischio calcolato, ma come? Di calcolato vedo ben poco e il vero rischio e’ giocarci l’estate.
Allora diciamolo chiaramente: la scommessa e’ riaprire ora per vedere se a giugno dobbiamo richiudere tutto”.