Parola di Luigi Di Maio, ministro degli Esteri che oggi sara’ sul podio di Imola a premiare i primi tre classificati del GP.
“Fin da piccolo sono stato affascinato dalle auto – spiega alla Gazzetta dello Sport – avevo una quantita’ di modellini che messa in fila per terra prendeva tutta la casa… E ricordo perfettamente la corsa che ha fatto nascere la scintilla per la El: il GP d’Italia 1998 a Monza vinto da Michael Schumacher con la Ferrari”.
“Ferrari Rappresenta la storia dei motori nel mondo ma anche quella dell’industria italiana, del made in Italy per eccellenza.
E’ il classico imprenditore di casa nostra, e mi fa piacere che qualche film l’abbia mostrato, capace di respingere le avances di chi vuole la sua azienda”.
“Non ho vissuto l’epoca di Ayrton Senna – continua Di Maio – ho visto video e film su di lui, ma non e’ la stessa cosa. Mi dicevano che era clamoroso nel modo di guidare, ma sono cresciuto guardando Michael e per me esiste solamente lui”.
Soffermandosi sulla Ferrari di oggi dice: “Leclerc e’ un fenomeno:
l’abbiamo visto quando ha avuto una monoposto con la stessa velocita’ delle altre. Da come ha vinto il GP a Monza nel 2019, tenendo dietro Hamilton con grinta, tutti erano convinti che Lewis sarebbe passato. Sainz e’ appena arrivato, lo vedremo all’opera ma fara’ bene”. Sul pluri campione del mondo Lewis Hamilton: “Mi piace come personaggio, leggo spesso le sue interviste perche’ mi chiedo sempre come faccia a mantenere un cosi’ grande livello di concentrazione, che ad esempio il suo compagno non ha. E una persona interessante, che si dedica alla crescita personale, con cui farei volentieri una chiacchierata a cena per capire come vive uno della mia eta’ tutta quella attenzione mediatica.