“Gli investimenti che sono ripartiti rappresentano ora una spinta anche per l’anno in corso. Un segnale che il mercato ha colto considerando positivamente, anche in prospettiva, la remunerazione del capitale investito”.
Lo dice in un’intervista al Corriere della Sera Stefano Donnarumma, amministratore delegato di Terna.
Il 2020 è stato per Terna il bilancio migliore di sempre: per Donnarumma è stato possibile in cosi’ breve tempo perché “con velocità d’intervento e tanto lavoro i risultati arrivano. Ma la prima preoccupazione è stata assicurare al Paese qualità e stabilità del servizio di trasmissione dell’energia”.
In novembre Terna ha varato un piano da nove miliardi di investimenti, dichiarati sostenibili per la quasi totalità in base ai criteri europei: “Investire nella rete elettrica significa investire nel futuro sostenibile del nostro Paese. Per favorire la transizione ecologica, non c’è altra strada: questa è la lezione della crisi e gli sforzi vanno intensificati. Ne parleremo approfonditamente con il ministro Cingolani con il quale ci sono già stati dei contatti. La rete peraltro tiene unita l’Europa più di quanto immaginiamo e spero presto la collegherà al Nord Africa. Costruendo infrastrutture per l’energia si creano inoltre lavoro, formazione, competenze. E si mette in sicurezza l’intero Paese. La sicurezza è il mio mantra”.
Qual è adesso la correlazione tra consumi elettrici e ripresa?
“Le industrie e le aree produttive del Nord sono tornate ai livelli di consumo energetico prepandemici, quindi la ripresa la vediamo. I consumi domestici hanno recuperato mentre, ovviamente, le aree urbane soffrono delle chiusure degli esercizi”.