La Confcommercio non ha dubbi. “Il Presidente della Repubblica, indicando l’ex governatore della Bce, non poteva fare scelta migliore e nello stesso tempo più coraggiosa”. Carlo Sangalli, presidente della Confcommercio rilancia in positivo, per lui e la sua Confederazione, la scelta di Mario Draghi come presidente del Consiglio incaricato, sarà l’uomo che porterà l’Italia fuori dalle secche economiche e politiche. Così l’apertura della Confederazione che raccoglie 700 mila imprese è massima per l’ex presidente della Bce.
“La crisi sanitaria, economica e sociale impone tempi strettissimi”, sottolinea Sangalli, “Centinaia di migliaia di imprese allo stremo hanno assoluto bisogno di risposte chiare per uscire da un’incertezza durata troppo a lungo. Il valore e il grande prestigio di Draghi sono riconosciuti a livello globale e questa è un’opportunità straordinaria dal momento in cui le decisioni più rilevanti per l’Italia saranno prese nel contesto europeo”. Sangalli annuncia che la Confederazione non farà mancare il suo impegno e il suo aiuto.
“Confcommercio, che rappresenta oltre 700mila imprese del terziario di mercato”, sottolinea Sangalli, “non farà mancare il suo contributo. Lo daremo, anzitutto ricordando, ancora una volta, la gravità dell’impatto dell’emergenza sanitaria su imprese e lavoro, l’urgenza dei ristori attesi, la necessità di utilizzare al meglio l’opportunità del Piano nazionale di ripresa e di resilienza, mettendo in campo buone riforme e buoni investimenti”. Più attendista e meno entusiasta dal momento che i problemi non si rivolveranno con la bacchetta magica è la posizione del presidente di Fipe-Confcommercio, Lino Enrico Stoppani che mette in evidenza i problemi epocali che tutto il settore delle imprese e i pubblici esercizi hanno di fronte.
“Non spetta ad una associazione di categoria entrare nel merito di una crisi di governo”, osserva Lino Enrico Stoppani, “Spetta però a chi ha responsabilità nella rappresentanza e vive a stretto contatto con le imprese di questo Paese, evidenziarne i gravi rischi, con scadenze importanti e urgenti, come gli annunciati provvedimenti emergenziali o la messa a punto del documento sul Recovery Plan, e richiamare al senso di responsabilità le forze politiche, con l’invito a fare presto”.
Per la Federazione italiana pubblici esercizi la situazione è drammatica con migliaia di imprese che sono già in gravissime difficoltà e altre sull’orlo della chiusura.
“Il Paese non può permettersi tatticismi o distrazioni”, prosegue Lino Enrico Stoppani, “vista la drammaticità del momento che impone decisioni rapide e contesti stabili. I pubblici esercizi e la ristorazione italiana sono in ginocchio. I danni subiti mettono a repentaglio la tenuta economica dell’intero comparto e il momento drammatico impone il richiamo ai migliori valori del Paese. Vi imploriamo, fate presto”.