Shakespeare disse “Quando non sarai più parte di me, ritaglierò dal tuo ricordo tante piccole stelle, allora il cielo sarà così bello che tutto il mondo si innamorerà della notte.”
Superare una perdita credo sia il percorso più doloroso che una persona possa affrontare. Quando siamo piccoli ci viene raccontata come fosse una fiaba “gli angeli l’hanno portato in paradiso perché era troppo buono per rimanere qui” “è andata a giocare con gli angeli”.
Quando cresciamo però la fiaba svanisce e rimane solo il momento di vuoto e smarrimento che sentiamo quando ci viene riferito è quella persona non c’è più, che non potremmo più parlarci, ne riderci insieme, ne tanto meno litigarci, anche se nel momento in cui una persona non c’è più, anche tutte le litigate, tutte le brutte parole, tutti i giorni e mesi senza parlarsi scompaiono, perché rimangono solo i ricordi belli a cui ci aggrappiamo.
Allo stesso tempo i lutti ci aiutano a capire chi veramente tiene a noi, chi ci chiede come stiamo tanto per, e chi invece c’è perché vuole esserci, non perché si senta in dovere di farlo, perché le amicizie e gli amori veri sono quelli che ci sono quando sei felice ma che si siedono con te per terra nel buio quando non vedi altro che le cose brutte, e che non ti obbligano a rialzarti perché è quello che dovresti fare, ma che ti portano solo un po’ di luce e aspettano che tu sia pronto a rialzarti, e anche lì saranno sempre pronti a starti vicino se dovessi ricadere.
Io vorrei provare a far tornare in noi la voglia di trasformare tutto in una fiaba, perché chi lo sa, magari gli angeli veramente volevano quella persona vicino a loro, oppure veramente aveva dato così tanto al mondo che ormai il suo tempo era finito. Oppure semplicemente è così che va il mondo, le persone vivono una vita piena, complicata, felice, a volte triste, e poi boom un giorno arriva il momento in cui tutte le cose che hanno fatto, detto o pensato non contano più, non esistono più, e arriva il momento in cui vanno via, lasciandoci qui.
Forse tornare a credere che tutto abbia un senso farebbe andare a posto un po’ di cose, non scervellarsi più sul perché le cose accadono, ma credere che ci sia un motivo più grande di noi, che il destino voglia una determinata cosa per farne succedere un’altra. Forse dovremmo tornare a lasciarci guidare da quello che accade, a cambiare i nostri piani e i nostri pensieri giorni dopo giorno, senza rimanere fermi tutta la vita sullo stesso punto.
Quindi non scervellatevi sul perché una persona non c’è più, pensate a quello che ha lasciato, quello che ha portato nelle vostre vite, quello che ha fatto, le cose belle e anche quelle brutte, tutto quello che è stato, ma senza cercare un senso al perché è andato via oggi e non domani, al perché in un modo o in un altro. Non ci sono spiegazioni per questo, perché siamo uomini, piccoli puntini nell’universo, e le uniche cose a cui possiamo aggrapparci sono i ricordi, quindi teneteli stretti, e pensate che un giorno quando anche voi avrete dato tutto il possibile a questo mondo, verrete anche voi trasformati in una fiaba, che qualcuno, racconterà, e vi ritroverete con tutte quelle persone che sono andate via prima di loro, e potrete fargli tutte le domande che sono rimaste senza risposta.
L’unica cosa che dovete fare, è vivere la vostra vita al massimo, lasciate più bontà possibile in questo mondo, fate in modo che ogni giorno una persona possa ricevere un sorriso, una cosa bella, una parola gentile.
Perché non possiamo sapere cosa verrà dopo, ma possiamo decidere cosa lasciare in questo mondo, se cose belle, o cose brutte. Possiamo decidere se farci amare ( e anche odiare) per come siamo, oppure rimanere oppressi dalla paura.
Purtroppo o per fortuna la vita è una, e dovremmo tutti cercare di renderla più fantastica e spettacolare possibile.
“Ama la vita più della sua logica, solo allora ne capirai il senso”
Fëdor Dostoevskij