Forse andrà meglio il prossimo anno, ai cittadini – quelli più avanti con l’età – non resta altro che sperare nella migliore organizzazione delle case produttrici. Così mezza archiviata la stagione dei vaccini anti influenzale 2020 si guarda al prossimo anno.
A scrivere una lettera congiunta è la Federazione Ordini Farmacisti italiani (Fofi) e Federfarma (Federazione nazionale unitaria dei titolari di farmacia italiani), missiva indirizzata alle società Seqirus S.r.l., GSK Vaccines Institute S.r.l., Mylan Italia S.r.l. e Sanofi S.r.l; lettera che suona come richiamo, “riguardo le numerose criticità che si stanno verificando a causa della carenza di vaccini antinfluenzali”. Dopo la Caporetto del vaccino per molti introvabile, Federazione e Federfarma hanno quindi chiesto di: “programmare le relative produzioni aziendali, destinate al mercato nazionale, in modo da consentire un’adeguata fornitura di vaccini da destinare alla dispensazione per il tramite delle farmacie aperte al pubblico”. Il tutto per la prossima stagione influenzale.
Così per Fofi e Federfarma, “al fine di evitare il ripetersi della medesima situazione per la campagna vaccinale della prossima stagione influenzale 2021-2022 – hanno chiesto alle Società di “programmare le relative produzioni aziendali, destinate al mercato nazionale, in modo da consentire un’adeguata fornitura di vaccini alle farmacie aperte al pubblico”, si chiede nella lettera, “disposte ad acquistarli per il tramite delle relative Cooperative e distributori intermedi, manifestando, a tal fine, la propria disponibilità per un ogni utile confronto nel corso del quale individuare le migliori soluzioni in grado di assicurare un’adeguata profilassi vaccinale alla popolazione”.