G: Buonasera siamo a Roma a Palazzo Brancaccio per il rilancio de La Discussione on line e per il ritorno in edicola de La Discussione cartacea. Siamo in compagnia dell’On. Gianfranco Rotondi, allora una grande festa e lei cosa ha pensato di questa iniziativa?
R.: Faccio i migliori auguri. Io sono qui perché sono stato Direttore de La Discussione anzi, saluti a noi, sono uno dei due Direttori emeriti ancora viventi, io e Clemente Mastella, Mastella ha disertato, io sono qui perché per chi ha fatto il giornalista e il Direttore di giornale, le testate sono creature per cui accompagno
questa creatura che si rimette in cammino con delicatezza e affetto e sono sicuro che farà ancora tante cose belle e importanti per il dibattito civile del nostro Paese
G.: Il Direttore Giampiero Catone ha parlato di un giornale delle famiglie, dell’Italia, della comunità, di un giornale moderato che però ha grandi ambizioni nel dare notizie e nel fare e creare anche inserti e avvenimenti giornalistici, lei che consiglio potrebbe dare?
R.: Io ho già diretto il giornale venti anni fa e quando tu esci da un giornale da Direttore, consigli non ne devi dare più, oltretutto Catone non ha bisogno di consigli perché è un pezzo di storia, che può piacere o no, ma Giampiero Catone è un pezzo di storia della Democrazia Cristiana. Quando i democristiani, parlo dei leaders, dei Ministri, di quelli che veramente hanno comandato l’Italia, sono scappati a gambe levate di fronte ai debiti, di fronte alle inchieste, di fronte ai problemi della Democrazia Cristiana, Catone c’è stato, se ne è occupato, non a caso conduce ancora La Discussione, e sono sicuro che non avrà bisogno di consigli.
G.: E’ stato letto anche il messaggio del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, lei ha apprezzato?
R.: Io ho molta stima di Conte, è una delle sorprese positive di questo Governo.
G.: Lei è stato eletto in Abruzzo, una riflessione sull’Abruzzo.
R: Io sono stato ospitato in Abruzzo per la generosità dei dirigenti di Forza Italia che hanno messo a disposizione un seggio che apparteneva a loro, di chi?di un amico di Silvio Berlusconi, che è rimasto sempre fedele a lui per un quarto di secolo. Il mio impegno in Abruzzo sarà principalmente per favorire l’avvento di una nuova classe dirigente che prenda, non solo il mio posto, che è poca roba, ma tutti i posti in palio nelle prossime elezioni in Abruzzo, perché io continuo a credere nel futuro del popolarismo, del centro, e quindi anche di Forza Italia.
G.: Bene, un auspicio per La Discussione?
R.: Che possa essere il portabandiera di questa nuova stagione del Partito Popolare Europeo, sempre d’accordo con il nostro grande Presidente Silvio Berlusconi.