0

Consumi alimentari: l’acquisto di pasta cresce a due cifre. E gli acquirenti puntano sul Made in Italy

giovedì, 10 Settembre 2020
1 minuto di lettura

Aumenti a doppia cifra per i consumi di pasta, che diventa sempre più alimento super ricercato dai consumatori. A testimoniarlo il report realizzato dall’Ismea e illustrato dall’Unione coltivatori italiani, Uci, sulle: “Tendenze sul frumento duro”. Lo scorso anno la confezioni che esibivano in etichetta la dicitura 100% italiana hanno avuto una crescita a doppia cifra (13% sia a volume che a valore), ancora più marcata se si prende in esame solo il primo semestre dell’anno, + 23% l’incremento delle quantità e + 28,5% quello della spesa.

“In un comparto ormai maturo, dunque, il richiamo all’origine nazionale della materia prima ha fornito un forte stimolo all’acquisto da parte delle famiglie”, osserva l’Uci. Inoltre i consumatori si sono orientati nell’aquisto di pasta 100% italiana sui consumi totali di pasta di semola secca è aumentato: da una quota del 14% in volume e del 17% in valore nel 2018, ha superato oggi il 20% in volume e valore.

“Durante i mesi del lockdown, come verificatosi per l’intero comparto alimentare”, calcola l’Unione coltivatori italiani, “le vendite di pasta sono risultate in netto aumento. I primi sei mesi del 2020 fanno perciò segnare una crescita su base annua dell’8% in volume, e del 13,5% della spesa. In generale, la pandemia e le conseguenti misure restrittive hanno esposto le industrie della trasformazione molitoria e pastaria italiana a una forte vulnerabilità, data la strutturale dipendenza dalla materia prima estera”. Va, infatti, ricordato che i quantitativi di granella che provengono oltre frontiera oscillano annualmente tra il 30% e 40% del fabbisogno delle imprese di trasformazione.

“Tale preoccupazione è stata maggiormente sentita”, osserva l’Uci, durante le prime settimane dell’emergenza, successivamente la filiera ha mostrato un elevato grado di resilienza: sono aumentate infatti sia le importazioni di materia prima sia le esportazioni di pasta di semola, così come il consumo domestico dei derivati del frumento duro”.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:

Potrebbero interessarti

Made in Italy apprezzato nel mondo

C’e’ un’Italia appassionata e apprezzata nel mondo, che produce ricchezza…

L’inflazione svuota il carrello della spesa. Coldiretti: famiglie a basso reddito tagli del 60% sui consumi alimentari

Il salto dell’inflazione colpisce i consumi delle famiglie a basso…