venerdì, 20 Dicembre, 2024
Economia

Consumi in crisi. La Confcommercio: dal Governo  scelte positive ma vanno controllati tempi ed effetti. Servono riforme fiscali e incentivare le innovazioni

La “decontribuzione di vantaggio’, una iniziativa utile per quanti volendo lavorare hanno bisogno che l’impresa abbia la possibilità di non venire assediata dalle incombenze retributive e fiscali.
Nel decreto di agosto ci sono spazi che la Confcommercio – settore che tocca la crisi dei consumi con mano – giudica positivi come la proroga degli ammortizzatori sociali emergenziali.  Debutta poi, segnala la Confederazione, una ‘decontribuzione di vantaggio’ per il Mezzogiorno “e si fa ricorso agli sgravi contributivi per sospingere l’occupazione, ricomprendendo per la prima volta,  in questa tipologia di agevolazione, anche le assunzioni a tempo determinato, sia pure limitatamente al settore del turismo.

Ma, da una parte, persiste un sia pur rivisitato divieto di licenziamento, mentre, dall’altra, vengono previsti in taluni casi (riduzione di fatturato inferiore al 20% o invarianza di fatturato) oneri aggiuntivi a carico delle imprese per il ricorso alla cassa integrazione. Quanto al regime speciale per i contratti a termine, se ne rende possibile l’utilizzo solo per proroghe e rinnovi e una sola volta entro la fine dell’anno”. Insomma per Confcommercio il Decreto di Agosto approvato dal Consiglio dei Ministri ha un suo valore positivo che cade in un momento di particolari difficoltà e previsioni non rosee. “Si proroga la riscossione coattiva e si introducono nuove previsioni di moratoria fiscale e contributiva”, spiega il Centro studi della Confcommercio, “Ma queste nuove previsioni (rateizzazione del 50 per cento fino a 24 mesi a decorrere dal 16 gennaio 2021) si applicano alle sole sospensioni di tasse e contributi già disposte per il periodo marzo-maggio. Per i contribuenti soggetti agli ISA e per gli autonomi in regime forfettario – che abbiano registrato una diminuzione di fatturato o dei corrispettivi di almeno il 33% nel primo semestre 2020 rispetto al primo semestre 2019 –  viene prorogato al 30 aprile 2021 il termine per il versamento della seconda o unica rata d’acconto delle imposte dei redditi e dell’Irap”. In questo contesto di versamenti fiscali la Confederazione ha chiesto uno slittamento dei pagamenti, “permane l’esigenza di una riapertura dei termini per i versamenti di saldo e primo acconto delle imposte sui redditi almeno fino al prossimo 30 settembre”. Buone notizie per il turismo dove alcuni pagamenti vengono sospesi, in attesa che magari nel 2021 si torni ad una accettabile normalità.

“Per il turismo viene sospesa anche la seconda rata Imu, ma dalla sospensione restano esclusi pubblici esercizi (ristorazione e bar), porti turistici, agenzie di viaggio e tour operator. Inoltre, la sospensione non interviene nei casi in cui gestori delle attività e proprietari siano soggetti diversi. Per i pubblici esercizi, Tosap e Cosap sono sospese sino a fine anno. Positive”, continua la Confederazione, “le nuove disposizioni in tema di concessioni demaniali. Si rifinanzia il tax credit per la riqualificazione di strutture ricettive alberghiere e termali. Mancano però il rifinanziamento del tax credit per la digitalizzazione, nonché analoghe misure agevolative per le altre categorie del turismo, in particolare, pubblici esercizi e attività ricettive all’aria aperta”. “Si rifinanzia il Fondo centrale di garanzia e si proroga anche la moratoria di mutui e prestiti in favore delle MPMI dal 30 settembre 2020 al 31 gennaio 2021; al 31 marzo 2021 per le imprese del comparto turistico”, sottolinea ancora la Confcommercio, “Ma occorrerà comunque tornare anche su questi nuovi termini”.  Buone proposte anche per il settore dei trasporti, che ha subito e subisce non poche limitazioni.

“Positivo l’intervento nel settore dei trasporti”, scrive la Confcommercio, “con misure di sostegno rafforzate per autotrasporto e porti ed estese anche a comparti, quali i collegamenti marittimi con le isole e le autostrade del mare, di grande importanza strategica per la continuità territoriale e la competitività del Paese”. Ci sono poi alcune misure sulle quali la Confcommercio si mostra favorevole ma chiede anche quali siano poi i tempi di attuazione.

“Interessanti il fondo per la filiera della ristorazione d il contributo a fondo perduto per le attività economiche e commerciali nei centri storici delle città d’arte. Ma ne andranno verificate tempestività d’attivazione, snellezza operativa e capacità d’impatto sulla scorta delle risorse stanziate”. Mezzo positivo il giudizio sul cashback – che sarebbe del tutto accettabile – se ad esempio i costi di commissione non sarebbero a carico dolo dei commercianti.

“Il rinnovato impulso al cashback applicato agli acquisti effettuati con strumenti di moneta elettronica richiederebbe poi simmetrico impulso al processo di abbattimento dei costi e delle commissioni connesse ad utilizzo ed accettazione di questi strumenti”, mentre per quanto riguarda il sostegno ai consumi “le ipotesi avanzate – riferite, in particolare, ai consumi nei pubblici esercizi, all’abbigliamento ed ai mobili, ma anche al tema della revisione della fiscalità sui veicoli aziendali  – non hanno trovato esito. Ve ne è, invece, necessità ed urgenza”, prosegue la Confederazione. Infine l’idea della Confcommercio è quella che le misure prese vanno bene per fronteggiare l’emergenza, altra cosa, invece, riprendere la strada della crescita.

“Serve, in generale, una risposta più forte all’impatto della crisi in settori economici particolarmente colpiti: nel turismo e nei trasporti, nei servizi e nelle professioni, nel sistema cultura e in tanti comparti del commercio. Contributi a fondo perduto a ristoro dei cali di fatturato ed indennità, moratorie fiscali e sostegno al pagamento dei canoni commerciali sono le principali direttrici della risposta che occorre. Si apre ora il percorso parlamentare del provvedimento”, conclude la Confcommercio che auspica la massima attenzione del governo, “le scelte fatte vanno migliorate; quelle non fatte, come il bonus consumi, vanno recuperate”.

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