mercoledì, 18 Dicembre, 2024
Sanità

Covid-19. Guerra (Oms): focolai prevedibili, in autunno il virus resta un pericolo come per la Spagnola. Vaccino antinfluenzale, Italia pronta a somministrarlo al 100% della popolazione

In realtà l’andamento “stagionale” del Covid-19 era abbastanza noto: l’estate rallenta e in autunno riprende forza, – l’avevamo detto a marzo anche attraverso una intervista al virologo Giulio Tarro – ora Ranieri Guerra, direttore aggiunto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) pone il paragone con l’influenza Spagnola “che”, ricorda, “si comportò esattamente come il Covid: andò giù in estate e riprese ferocemente a settembre e ottobre, facendo 50 milioni di morti durante la seconda ondata, questo è ciò che non vogliamo vedere”. Le parole di Guerra indicano che rischi e pericoli non sono stati affatto battuti, forse un po’ ridimensionati dal fatto che nella mente delle persone si accetta la possibilità del rischio (come spiegano gli antropologi) oppure dal momento che non ci sono più camion con bare dentro in direzione delle strutture di cremazione, allora sembra tutto passato e con un finale a lieto fine. Na non è così, anzi.

“Sparendo il virus dalla clinica”, rivela Guerra, “sembra tutto sia finito, ma non è così. È vero che le terapie intensive si sono svuotate, ma non vogliamo si riempiano di nuovo in autunno. Tutte le precauzioni che stiamo prendendo hanno l’obiettivo di circoscrivere la circolazione del virus quando questa riprenderà”. Rispetto poi alla nuova categoria dei ‘debolmente positivi´, ha precisato Guerra, “non entro nelle classificazioni e definizioni artificiose che colleghi insigni di varie discipline possono fare. Guardo i fatti e i fatti dicono che il genoma del virus è ancora lo stesso e i fatti dicono che l’andamento di una epidemia come questa è ampiamente previsto e prevedibile. C’è una discesa che coincide con l’estate”.

Sulla nascita dei focolai c’era per Guerra da aspettarselo: “Non c’è preoccupazione perché è tutto ampiamente atteso. Ad oggi tutti i focolai sono stati identificati immediatamente e circoscritti, quindi il sistema messo in atto tiene. È inevitabile ci siano focolai in giro per l’Italia e per l’Europa”. Insomma alcune cose si possono prevedere così come la prossima influenza che dovrebbe imporre la vaccinazione a tutti i cittadini.

“L’Italia è pronta per vaccinare il 100% della popolazione, secondo le indicazioni fornite dal ministero della Salute. Da questo punto di vista”, fa presente Guerra, “i vaccini ci sono e vengono resi disponibili ogni settembre, in base alla valutazione prospettica dei ceppi virali circolanti”.

Per Guerra alcune cose funzionano, come ad esempio, il distanziamento. “Mi è capitato di prendere dei treni e mi sembra che la distribuzione di posti a sedere a scacchiera stia funzionando bene dal punto di vista del distanziamento. Le regole di distanziamento servono perché, nei due giorni precedenti all’insorgenza dei sintomi, si è contagiosi”. Infine in merito agli asintomatici ricorda,  “hanno sintomi talmente blandi che non contribuiscono in modo significativa alla trasmissione del virus, perché la carica virale è collegata, anche se in modo non lineare, alla gravità dei sintomi”.

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