È arrivato l’atteso via libera definitivo dal Cipess (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile) al progetto esecutivo del Ponte sullo Stretto di Messina. A darne notizia è stato il Vicepremier e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, in una conferenza stampa che ha segnato, nelle sue parole, “un punto di partenza, non di arrivo, dopo due anni e mezzo di lavoro silenzioso e determinato”. L’obiettivo è chiaro: “Avviare cantieri, lavori ed espropri tra settembre e ottobre”, ha annunciato Salvini, sottolineando che gli indennizzi per gli espropriati saranno “più alti rispetto a quelli dell’Alta Velocità”. La copertura finanziaria dell’opera ammonta a 13,5 miliardi di euro, mentre si stimano 120.000 unità lavorative tra diretto e indotto.
“Il Ponte sarà il più lungo a campata unica del mondo”, ha affermato con orgoglio Salvini. Il completamento è previsto tra il 2032 e il 2033. “Due numeri sfidanti”, ha ammesso il leader del Carroccio, che però vede nel progetto “un acceleratore di sviluppo per il Sud”, a patto che venga portata a termine anche l’Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria.
“Non fare il Ponte per paura delle mafie? Vorrebbe dire non fare nulla”
Sul piano logistico, i numeri sono imponenti: i tempi di attraversamento ferroviario passeranno da 120-180 minuti a 15, mentre per i veicoli su gomma il tempo medio scenderà da circa 70-100 minuti a 10. Un cambiamento radicale. Durante la conferenza Salvini ha anche affrontato il tema della legalità: “Contrastare ogni tentativo di infiltrazione sarà una nostra ragion d’essere. Non fare il ponte perché in Sicilia c’è la mafia o in Calabria la ’ndrangheta significherebbe arrendersi. E noi non ci arrendiamo”.
Il progetto prevede anche la realizzazione della metropolitana dello Stretto con tre fermate, che collegheranno studenti, turisti e lavoratori. “Un’opera ingegneristicamente affascinante”, l’ha definita il ministro, che ha parlato di “riattrazione di cervelli e competenze” per il Paese.
Il plauso della Lega e di Forza Italia
Dal Centrodestra ampio il coro di approvazioni. “Il Ponte sullo Stretto si farà grazie alla determinazione del ministro Salvini e del governo”, ha dichiarato il Sottosegretario Claudio Durigon, mentre la Deputata messinese Matilde Siracusano (FI) ha parlato di “giornata storica” dedicata alla memoria di Silvio Berlusconi: “Il Ponte era uno dei suoi più grandi sogni”. Il Presidente della Regione Sicilia Renato Schifani ha sottolineato come il via libera rappresenti “la fine dell’isolamento infrastrutturale della Sicilia e un’opportunità concreta di sviluppo e connessione con l’Europa”. Pietro Ciucci, Amministratore delegato della società Stretto di Messina, ha spiegato che, dopo la registrazione della Corte dei Conti e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, il progetto passerà alla fase operativa. Le prime attività comprenderanno bonifiche, indagini geotecniche, predisposizione dei cantieri e gestione degli espropri.
“Spreco colossale di risorse”
Durissime invece le critiche da parte del Partito democratico. Anthony Barbagallo, Capogruppo Pd in Commissione Trasporti alla Camera, ha parlato di “monumento all’inutilità” e di “colossale spreco di denaro pubblico”. “Il Ponte cancella con un colpo di spugna le vere priorità del Sud: trasporti locali, scuole sicure, sanità accessibile”, ha denunciato, definendo il progetto “propaganda mascherata da sviluppo”.
Alta Velocità
Sempre nella giornata di ieri Salvini ha incontrato i rappresentanti del Comune di Paola (Cs), assicurando il pieno sostegno alla realizzazione della galleria Santomarco e alla linea AV Salerno-Reggio Calabria. Inoltre, il ministro ha confermato il proprio impegno per il progetto del porto turistico di Paola, che prevede 700 posti barca e sviluppo dell’area retroportuale.