A partire dal 1° luglio 2025, anche le donne danesi saranno soggette alla leva militare obbligatoria, in base a una riforma approvata dal Parlamento che punta a garantire parità di genere nelle forze armate. La novità prevede che, come già avviene per gli uomini, le giovani donne che compiono 18 anni partecipino al “Defence Day”, una giornata di valutazione fisica e psicologica che può portare all’arruolamento tramite lotteria. Fino ad oggi, le donne potevano arruolarsi solo su base volontaria, ma con la nuova legge saranno incluse nel sistema di coscrizione, pur mantenendo la possibilità di ritirarsi in fase preliminare. Se il numero di volontarie non sarà sufficiente a coprire il fabbisogno annuale, si procederà con un’estrazione casuale tra le idonee registrate. Il servizio militare sarà inoltre esteso da 4 a 11 mesi per entrambi i sessi, con l’obiettivo di rafforzare la preparazione e la capacità operativa delle forze armate. Il governo danese punta ad aumentare il numero di coscritti annuali a 6.500 entro il 2033, rispetto ai circa 4.700 attuali, di cui il 24% donne. Il colonnello Kenneth Strom, responsabile del programma di coscrizione, ha spiegato che la riforma nasce da una “decisione politica e da un accordo bipartisan”, ma anche dalla necessità di rispondere a un contesto di sicurezza internazionale sempre più instabile. “Abbiamo bisogno di più competenze e maggiore potenza di combattimento”, ha dichiarato. La Danimarca diventa così il terzo Paese NATO, dopo Norvegia e Svezia, ad adottare la leva obbligatoria per entrambi i sessi. Il primo ministro Mette Frederiksen ha definito la riforma “un passo storico verso l’uguaglianza e la sicurezza collettiva”.