0

Budapest Pride, sostegno da 37 ambasciate, ma non dagli Stati Uniti: “Un silenzio che pesa”

martedì, 24 Giugno 2025
1 minuto di lettura

La 29ª edizione del Budapest Pride, svoltasi il 28 giugno, ha visto sfilare oltre 30.000 persone nel cuore della capitale ungherese, tra bandiere arcobaleno, slogan per l’uguaglianza e una forte presenza di attivisti internazionali. Ma a far discutere non è stata solo la marcia, bensì la mancata adesione degli Stati Uniti a una dichiarazione congiunta firmata da 37 ambasciate straniere a sostegno della comunità LGBTQIA+ ungherese. Il documento, diffuso alla vigilia dell’evento, condanna le politiche discriminatorie del governo di Viktor Orbán, che negli ultimi anni ha approvato leggi contro la “promozione dell’omosessualità” e vietato i Pride in nome della “protezione dei minori”. Tra i firmatari figurano Germania, Francia, Canada, Paesi Bassi e Giappone. Ma Washington ha scelto di non sottoscrivere il testo, senza fornire spiegazioni ufficiali. La decisione ha sorpreso molti osservatori, dato che proprio gli Stati Uniti avevano promosso simili iniziative in passato. “Il loro silenzio pesa, soprattutto in un momento in cui la comunità LGBTQIA+ ungherese è sotto attacco”, ha dichiarato Mate Hegedus, portavoce del Pride. Il sindaco di Budapest, Gergely Karácsony, ha sfidato il divieto imposto dal governo, riconoscendo la marcia come evento municipale per aggirare le restrizioni. “Difendere i diritti civili è un dovere delle istituzioni locali quando lo Stato abdica”, ha affermato. L’ONU e il Parlamento Europeo hanno espresso preoccupazione per la deriva autoritaria del governo ungherese, mentre in tutta Europa si sono moltiplicate le manifestazioni di solidarietà. Intanto, la comunità LGBTQIA+ locale continua a resistere, tra intimidazioni, censure e un clima politico sempre più ostile.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:

Potrebbero interessarti

Carabiniere ucciso: cordoglio dagli Stati Uniti, il grazie dell’Arma

In una nota, l’Arma dei carabinieri ringrazia, “con sentimenti di…

Lo stallo dei russi sul terreno aumenta il rischio di armi chimiche

Nel classico hollywoodiano del 1942 Casablanca, Ingrid Bergman, nel ruolo…