La guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina resta al centro dell’attenzione internazionale. La Corte d’Appello federale ha deciso di mantenere in vigore i dazi imposti dall’amministrazione Trump almeno fino al 31 luglio, data in cui il caso sarà nuovamente esaminato. Nel frattempo, a Londra, si sono registrati progressi significativi nei colloqui tra le due superpotenze, con l’obiettivo di raggiungere un’intesa per ridurre le tensioni economiche. La decisione della Corte d’Appello segue una sentenza di un tribunale commerciale che aveva ritenuto che il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. avesse superato i suoi poteri nell’imporre le tariffe. Tuttavia, la sospensione temporanea di quella sentenza permette agli USA di mantenere le misure in vigore per almeno altri due mesi. Di conseguenza, le aziende americane e cinesi continueranno a operare sotto l’attuale regime tariffario, con impatti diretti sui costi di produzione e sui prezzi al consumo. Parallelamente, i negoziati tra Washington e Pechino hanno portato a un accordo di principio su un quadro generale di cooperazione commerciale. Il viceministro del Commercio cinese, Li Chenggang, ha dichiarato che le delegazioni hanno raggiunto un’intesa preliminare che riflette gli impegni assunti durante la telefonata del 5 giugno tra Trump e Xi Jinping. Uno dei temi chiave delle trattative riguarda le terre rare, risorse essenziali per l’industria tecnologica e strategica. Gli Stati Uniti hanno espresso preoccupazione per le restrizioni cinesi sulle esportazioni di questi materiali, mentre Pechino ha chiesto un maggior accesso ai semiconduttori americani, fondamentali per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale. Se l’intesa raggiunta a Londra si tradurrà in un accordo concreto, potrebbe segnare una svolta nella guerra commerciale che ha caratterizzato gli ultimi anni.