Le vendite di Tesla, in Europa, hanno registrato un calo del 49% nei primi due mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, nonostante il mercato dei veicoli elettrici nel continente sia in rapida espansione. Tra le principali cause di questo declino vengono indicati i modelli ormai datati dell’azienda e la controversa figura del CEO Elon Musk, noto per alcune posizioni politiche divisive. Secondo i dati dell’ACEA, le immatricolazioni di Tesla nell’UE sono scese a 19.046 unità, riducendo la quota di mercato all’1,1%. A febbraio, il calo è stato del 47% mentre le vendite complessive di veicoli elettrici sono aumentate del 28,4%, arrivando a rappresentare il 15,2% del mercato europeo. Nel frattempo, le critiche nei confronti di Musk continuano a crescere. Negli Stati Uniti, alcune concessionarie Tesla sono state bersaglio di atti vandalici. Sigrid de Vries, direttrice generale dell’ACEA, ha evidenziato che la domanda di auto elettriche non è ancora sufficiente a garantire una transizione completa verso veicoli a zero emissioni, sottolineando la necessità di maggiori incentivi e investimenti infrastrutturali, in particolare per le stazioni di ricarica. Attualmente, i veicoli ibridi-elettrici dominano il mercato con 594.059 immatricolazioni e una quota del 35,2%, superando sia i veicoli a benzina che quelli diesel. Tesla ha iniziato a vendere crediti di carbonio ad altre case automobilistiche per aiutarle a rispettare i rigidi obiettivi europei in materia di emissioni. Tuttavia, se il calo delle vendite dovesse persistere, questa strategia potrebbe non essere sufficiente. Per sostenere il settore, l’UE sta valutando di allentare gli obiettivi sulle emissioni introducendo una media triennale, al fine di fornire un supporto alle case automobilistiche in difficoltà.