Gli Stati Uniti hanno evitato la chiusura delle attività governative grazie all’approvazione da parte del Senato di una misura proposta dai repubblicani, che garantirà il finanziamento del governo per i prossimi sei mesi. Il provvedimento, considerato una soluzione temporanea, è stato approvato con 54 voti favorevoli e 46 contrari. Nel sostenere la misura, due senatori democratici si sono uniti ai repubblicani. Il passaggio chiave è avvenuto durante un acceso dibattito, durante il quale alcuni esponenti Dem hanno consentito che la misura superasse un ostacolo procedurale. Il leader della minoranza democratica al Senato, Chuck Schumer, insieme ad altri nove senatori, ha deciso di rompere con il proprio partito per permettere al ddl di arrivare alla votazione finale. Tuttavia, Schumer ha votato “no” al passaggio finale, spiegando che, sebbene contrario al provvedimento, riteneva che una chiusura del governo avrebbe avuto conseguenze peggiori. La sua scelta ha generato divisioni all’interno del Partito Democratico. La deputata Alexandria Ocasio-Cortez ha criticato duramente la decisione, definendola un “enorme schiaffo in faccia” e parlando di un “ampio senso di tradimento” tra i democratici. Ha inoltre accusato i sostenitori del ddl di promuovere “caos e tagli sconsiderati” e di alimentare un sistema che favorisce i miliardari a scapito del governo federale. Dal canto suo, il senatore repubblicano Ted Cruz ha elogiato l’approvazione della misura, accusando i democratici di aver messo in scena un “teatro politico”. La legge manterrà invariata gran parte della spesa federale stabilita dall’amministrazione Biden, ma aumenta di 6 miliardi di dollari i fondi destinati alla spesa militare, alla sicurezza dei confini e all’assistenza sanitaria per i veterani, mentre riduce di 13 miliardi di dollari i finanziamenti non legati alla difesa.