venerdì, 28 Marzo, 2025
Sanità

Sanità: 60mila assunzioni nel 2025, oltre 33mila infermieri e fisioterapisti cercati

Assolavoro: 19mila operatori socio-sanitari saranno impiegati in Rsa e assistenza domiciliare. La rivoluzione dell’IA

Nel primo trimestre del 2025 il sistema sanitario italiano si trova ad affrontare una forte domanda di personale specializzato, con circa 60mila figure professionali richieste tra settore pubblico e privato. La necessità di nuovi operatori riguarda principalmente infermieri, ostetriche, specialisti della diagnostica e professionisti della riabilitazione, assistenza e prevenzione. Questo è quanto emerge dallo studio di Assolavoro Datalab, l’Osservatorio dell’Associazione Nazionale delle Agenzie per il Lavoro, che ha analizzato oltre 70mila annunci di lavoro pubblicati sulle principali piattaforme online, come LinkedIn e Indeed, e su fonti terze qualificate.

Metà domande per ruoli sanitari

Dall’analisi dei dati emerge che oltre la metà della domanda riguarderà ruoli sanitari legati alla riabilitazione, all’assistenza e alla prevenzione. Le figure più richieste spaziano tra diverse specializzazioni mediche e tecniche. In particolare, tra le professioni prettamente mediche, risultano molto ricercati dermatologi, fisiatri e specialisti in medicina d’urgenza. La necessità di neurologi e medici per le Rsa si conferma in crescita, vista l’evoluzione della domanda di cure specialistiche per la popolazione anziana.
Anche le professioni tecniche della salute registrano un incremento nella richiesta: sono oltre 33mila gli addetti ricercati tra fisioterapisti, infermieri di degenza e infermieri di terapia intensiva. Inoltre, cresce l’esigenza di tecnici di laboratorio biomedico e di radioterapia, fondamentali per il potenziamento delle strutture diagnostiche. Un ulteriore fabbisogno di 19mila professionisti riguarda l’area socio-assistenziale e la cura alla persona, con una forte richiesta di operatori socio-sanitari (Oss) destinati ai centri riabilitativi, alle Rsa e all’assistenza domiciliare.

L’Intelligenza Artificiale

Oltre alla crescente necessità di personale sanitario, la ricerca evidenzia anche un significativo impatto dell’Intelligenza Artificiale nel settore. L’AI sta trasformando diversi ambiti della medicina, con particolare rilevanza nella medicina personalizzata, nella diagnostica avanzata e nella scoperta di nuovi farmaci. Gli algoritmi sono in grado di analizzare enormi quantità di dati clinici, permettendo di elaborare trattamenti su misura per i pazienti e accelerando i processi di ricerca farmacologica. Un altro aspetto cruciale riguarda la medicina preventiva, un settore in forte crescita negli ultimi anni. Attualmente, circa il 15% delle spese sanitarie sostenute dalle famiglie italiane riguarda la prevenzione, e l’AI potrebbe contribuire ulteriormente allo sviluppo di strumenti predittivi in grado di anticipare patologie e migliorare l’efficacia degli interventi terapeutici. Anche la telemedicina beneficia delle innovazioni dell’intelligenza artificiale, con chatbot sempre più evoluti che facilitano la comunicazione medico-paziente e migliorano l’accesso alle cure.

Prospettive future

L’importanza dell’intelligenza artificiale in sanità è stata sottolineata anche nell’Atto di indirizzo del Ministero della Salute per il 2025, che promuove un impiego sempre più ampio di queste tecnologie per supportare la multidisciplinarità e migliorare l’efficienza del sistema sanitario. L’adozione di strumenti digitali avanzati, insieme al potenziamento delle risorse umane, rappresenta una strategia chiave per affrontare le sfide future della sanità italiana.

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