I gruppi a favore dei diritti riproduttivi si stanno preparando per affrontare battaglie legali in vari stati, dove gli elettori hanno recentemente approvato emendamenti costituzionali per proteggere o ampliare l’accesso all’aborto. Dopo l’approvazione di sette delle dieci misure pro-aborto presentate a novembre, i sostenitori lavorano per assicurare la loro attuazione. In Missouri, noto per il suo divieto restrittivo, si prevede una dura battaglia. Il nuovo emendamento garantisce il diritto all’aborto fino alla 24ª settimana di gravidanza, con eccezioni successive per la salute della donna. Tuttavia, nonostante l’approvazione, i gruppi riproduttivi esprimono preoccupazioni legali, considerando l’ostilità della legislatura repubblicana. Una coalizione di gruppi, tra cui l’ACLU del Missouri, ha già avviato una causa per eliminare le restrizioni all’aborto e forzare l’attuazione dell’emendamento. L’udienza è fissata per il 4 dicembre, un giorno prima della sua entrata in vigore. In Arizona, l’approvazione della Proposta 139 introduce un diritto fondamentale all’aborto nella costituzione dello stato, sfidando la legge attuale che lo consente solo fino alla 15ª settimana. I gruppi per i diritti riproduttivi pianificano azioni legali per superare le restrizioni esistenti. In Nevada, l’emendamento richiederà una seconda approvazione nel 2026 per entrare in vigore. D’altro canto, gli elettori di Florida, Nebraska e South Dakota hanno respinto emendamenti simili, evidenziando l’opposizione al diritto all’aborto in alcune aree. I gruppi per i diritti riproduttivi ribadiscono l’importanza di un impegno continuo per garantire l’attuazione delle politiche approvate. Quentin Savwoir, del Ballot Initiative Strategy Center, prevede un aumento delle azioni legislative per limitare la possibilità di decidere sul diritto all’aborto tramite iniziative referendarie.
