mercoledì, 6 Novembre, 2024
Attualità

Il nuovo approccio olistico della medicina

Al Festival della Scienza 2024 di Genova, nella sezione “Challenges: le sfide dei cambiamenti”, si è parlato di “bellezza, benessere, salute” e delle nuove sfide della chirurgia estetica, perché sempre più pazienti richiedono procedure mediche e chirurgiche per raggiungere non solo un miglioramento estetico, ma anche un equilibrio psicofisico complessivo. La moderna medicina estetica, infatti, si occupa di ri-generazione non solo del corpo, ma anche della mente.

“Molti pensano che il cambiamento – ha spiegato ai nostri microfoni il dottor Massimo Nicolò, Presidente del Festival – riguardi solo esclusivamente la parte estetica, quello che noi vediamo ogni volta che ci specchiamo. In realtà il cambiamento riguarda tutto il nostro corpo, coinvolgendo tantissime discipline mediche, dalla dermatologia estetica alla neurologia, alla cardiologia, etc. Il cambiamento è un concetto che deve essere affrontato a 360° da ogni punto di vista, perché il benessere psicofisico di ognuno di noi parte dalla parte esterna quanto dalla parte funzionale del nostro corpo umano”.

La bellezza, dunque, concorre a pieno titolo alla salute e al benessere di una persona, anche perché assume un significato diverso per ognuno di noi. “La bellezza ha un significato soggettivo – ha proseguito il dottor Nicolò – , ognuno interpreta la bellezza a proprio modo, però è un momento importante che ognuno metabolizza al suo interno. Se non ci si vede belli si può anche andare incontro a delle problematiche di riduzione della qualità di vita”.

La cura di sé, soprattutto da parte della donne, inizia dalle pelle, che è, non va mai dimenticato, l’organo più esteso del corpo umano e che, per questo merita la stessa attenzione e prevenzione di tutti gli altri nostri organi. La bellezza, però, è ancora considerata solo una velleità, una vanità, nonostante i nuovi studi dimostrino che è alla base della salute di una persona. “Effettivamente oggi stiamo sdoganando il concetto che essere belli vuol dire essere anche sani e viceversa, però fino a poco tempo fa non era così – sostiene la dottoressa Tiziana Lazzari, dermatologa e chirurga estetica -. La mia prima formazione di dermatologa mi è servita tantissimo nella mia attività professionale perché da anni io spiego al paziente che la pelle è l’organo attraverso il quale comunichiamo con l’esterno, oltre a proteggerci dagli agenti ambientali e da tutti gli eventi accidentali che ci capitano nel corso della vita. Tenere in ordine la pelle, curare la pelle e ricorrere, perché no, a cure medico estetiche, come l’impianto di un acido ialuronico che ha un’azione non solo riempitiva, ma anche rivitalizzante, oggi è fondamentale per mantenere la pelle in buono stato, oltre che a invecchiare un po’ più con grazia”.

Le donne, quindi, possono smettere di sentirsi in colpa se si rivolgono al chirurgo estetico, soprattutto dopo interventi oncologici spesso deformanti o gravi ustioni. “Dobbiamo curare la pelle esattamente come andiamo dal gastroenterologo per curare il fegato o lo stomaco – insiste la dottoressa Lazzari – . La pelle è un organo, vogliamole bene, perché è il nostro organo più importante, via i sensi di colpa. Detto questo, non bisogna strafare, perché anche la pelle va rispettata. Ben vengano le correzioni minime, ben venga un giusto apporto di nutrienti, come l’acido ialuronico, i complessi vitaminici, i peptidi biomimetici, tutte sostanze che hanno un’azione ristrutturante. Oggi medicina estetica vuol dire soprattutto medicina ri-generativa, medicina anti aging intesa come cura a 360° di tutti gli organi”.

Come abbiamo detto, oltre alla cura, esiste l’aspetto psicologico che incide sull’’equilibrio psicofisico di una persona, che, vedendosi più bella, potrebbe essere anche meglio predisposta verso la guarigione. “Assolutamente sì – conclude la Lazzari -. Una persona che riesce a riacquistare l’autostima, per esempio dopo un’importante intervento chirurgico quale può essere una mastectomia, si rapporta meglio non soltanto con se stessa, ma con gli altri. È importante, per recuperare una vita di relazione, avere una immagine di sé che corrisponda almeno in parte a come realmente ci si sente. Quello che si sente dentro deve essere espresso anche all’esterno e in questo la medicina in generale, la chirurgia estetica in particolare, possono essere veramente validi e fare la differenza”.

Guarda l’intervista integrale: https://youtu.be/b48uN62L0ew

Guarda tutte le interviste de La Discussione al Festival della scienza: Cha(lle)nges – Le sfide dei cambiamenti – La Discussione

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Sanità, Fno Tsrm e Pstrp “Bene lo sblocco del vincolo di esclusività”

Redazione

Salutequità ricevuta da presidente Commissione Igiene e Sanità Senato

Giulia Catone

Covid, da Menarini un nuovo reagente per isolare l’Rna virale

Redazione

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.