Negli Stati Uniti, i commercianti, in vista delle elezioni, stanno rinforzando le vetrine con pannelli di legno. A Washington, DC prima del voto tra Donald Trump e Kamala Harris, diverse attività nei pressi della Casa Bianca hanno preso queste precauzioni. Anche a Portland, Oregon, dove ci furono disordini post-elettorali nel 2016 e proteste per George Floyd nel 2020, i commercianti si preparano a possibili tensioni. I servizi segreti stanno collaborando con le autorità locali per garantire la sicurezza elettorale. E’ prevista l’erezione di recinzioni attorno a siti chiave come la Casa Bianca. “Non rispondiamo a minacce specifiche – ha affermato l’agenzia – ma ci prepariamo in modo ampio”. Il capo della polizia di Portland, Bob Day, spera che l’intervento delle forze dell’ordine non sia necessario, confidando nel senso civico della comunità. Alcuni commercianti della città stanno aumentando le misure di sicurezza, mentre altri hanno preferito continuare normalmente le proprie attività. Si valutano strategie come il ritiro di articoli di valore e l’assunzione di guardie notturne. Non tutti sono preoccupati, sebbene gli incendi delle urne elettorali abbiano sollevato timori. “Abbiamo vetri di sicurezza spessi,” ha detto Andrew Wegman di Hunny Beez. Katherine Morgan, di Grand Gesture Books, non intende fortificare la sua attività, sperando che eventuali disordini non la colpiscano, e crede nell’importanza della protesta. Il sindaco di Washington DC, Muriel Bowser, ritiene che i commercianti non debbano chiudere a chiave. Tuttavia non offre consigli specifici. Alcuni cittadini pensano che sia prudente farlo, visti i precedenti episodi di violenza. Ted Williams, ex detective, ha definito la situazione preoccupante e ha consigliato ai commercianti di proteggere le loro attività, sottolineando l’attuale volatilità del paese. Si chiede se questa sia ancora l’America che conoscevamo.