Moratoria sui prestiti, al via il tavolo di lavoro sullo strumento previsto dal Dl Agricoltura che potenzialmente interessa un agricoltore su tre. Tecnicamente possono accedere alla moratoria tutte le imprese agricole e della pesca che abbiano registrato nel 2023 rispetto al 2022: una riduzione pari almeno al 20% del volume d’affari oppure una riduzione della produzione pari almeno al 30% (ridotta al 20% nel caso di cooperative agricole).
Comunicare le opportunità
L’obiettivo è il potenziare le misure di comunicazione per facilitare l’utilizzo da parte degli agricoltori dello strumento della moratoria dei prestiti. Il presidente dell’Abi Antonio Patuelli e il presidente della Coldiretti Ettore Prandini si sono incontrati nella sede dell’Abi per approfondire le tematiche connesse all’applicazione della moratoria prevista dal decreto-legge “Agricoltura”.
Presenti all’incontro
Hanno anche partecipato all’incontro, per l’Abi, il Direttore generale, Marco Elio Rottigni, e il Vicedirettore generale vicario, Gianfranco Torriero; per Coldiretti, il Segretario generale, Vincenzo Gesmundo, il capo area “Azione sindacale e legislazione”, Fabrizio Di Marzio, e il capo dell’area tecnica, Alessandro Apolito.
“Nell’incontro”, spiega la Coldiretti, “è stata condivisa la rilevanza di misure economiche volte a sostenere il mondo agricolo, tra queste anche la possibilità di poter utilizzare la moratoria prevista dal decreto-legge Agricoltura”.
Rafforzare la conoscenza
Nel nuovo contesto delle relazioni Abi e Coldiretti hanno così concordato di rafforzare le azioni di comunicazione in comune per diffondere tempestivamente la conoscenza dello strumento della moratoria tra le banche e le aziende agricole, per approfondire lo studio sulle modalità di utilizzo, tenendo conto delle opportunità e dei vincoli previsti dall’attuale disciplina di vigilanza di matrice europea, e per facilitarne l’utilizzo. “A tale scopo”, fa ci presente una nota della Coldiretti, “è stato deciso di costituire anche un apposito tavolo di lavoro.
Nell’incontro è stato altresì dato atto delle numerose comunicazioni che l’Abi ha fornito ai propri associati a partire dall’emanazione del decreto-legge “Agricoltura” e, a seguire, quando l’Ismea e il Fondo di garanzia PMI hanno fornito indicazioni per l’attuazione della moratoria”.