Richard Branson, miliardario fondatore del Virgin Group, ha lanciato un nuovo progetto personale denominato DyslexicU. Si tratta della prima università online gratuita per pensatori dislessici. “Ho lasciato la scuola a 15 anni perché ero dislessico – ha spiegato Branson, che convive con la dislessia – ma non sapevo di esserlo. Non era ancora un termine riconosciuto quando andavo a scuola”. Dopo aver abbandonato gli studi, Branson ha imparato dalla “University of Life” e ha dedicato la sua carriera a dimostrare che la dislessia può essere un superpotere.
Università senza esami
La sua carriera comprende un impero che spazia da etichette discografiche a compagnie aeree, hotel, navi da crociera e persino viaggi spaziali. “Guardavo le lavagne e per me erano incomprensibili – ha continuato – Mi sedevo in fondo alla classe e la mia mente vagava su cose che mi interessavano”. Nonostante la sua mancanza di interesse per materie scolastiche come geometria e matematica applicata, la dislessia lo ha aiutato a concentrarsi sui suoi punti di forza, portandolo a fondare le aziende Virgin. Ora, Branson vuole che i bambini dislessici inseguano i loro sogni. L’università offre due corsi di un’ora sull’imprenditorialità e un discorso di apertura di Branson, che ricorda altri personaggi di successo dislessici come Muhammad Ali, Steve Jobs e Pablo Picasso. Una cosa che questa università non avrà? Gli esami. “Penso che gli esami siano una delle peggiori invenzioni per le scuole – ha dichiarato Branson – Le scuole dovrebbero essere luoghi dove scoprire cosa succede nel mondo”. Il fondatore di Virgin incoraggia i genitori di bambini dislessici a dare potere alla prossima generazione. “Scoprite cosa li interessa veramente e lasciate che ci mettano le loro energie – ha affermato – Non preoccupatevi troppo se i loro voti non sono i migliori della classe. Siamo leggermente diversi dagli altri e dovremmo esserne grati”.