Oltre 1.100 celebrità, legislatori e leader LGBTQ hanno firmato una lettera a sostegno della candidatura presidenziale della vicepresidente Kamala Harris. La lettera è stata redatta da diversi gruppi di difesa LGBTQ, tra cui Advocates for Transgender Equality, Alice B Toklas LGBTQ Democratic Club, Equality California, Human Rights Campaign, LGBTQ Victory Fund, LPAC e National LGBTQ Task Force. Tra i firmatari figurano attori come Matt Bomer, George Takei, Billy Eichner e Sophia Bush, insieme ad Ashlyn Harris, ex giocatrice della nazionale femminile di calcio degli Stati Uniti e ai politici democratici Tammy Baldwin, Ritchie Torres, Mark Takano e Becca Balint oltre a figure di spicco come Jim Obergefell e Judy Shepard.
critiche e preoccupazioni
La lettera evidenzia come l’amministrazione Biden-Harris sia stata “la più pro-LGBTQ+ della storia”, nominando un numero record di persone LGBTQ a incarichi federali, tra cui il Segretario ai Trasporti Pete Buttigieg e Rachel Levine, la prima nomina trans confermata dal Senato. Tuttavia, alcuni membri della comunità LGBTQ hanno sollevato preoccupazioni riguardo al suo operato sui diritti trans e sulle questioni di giustizia penale. Come procuratore generale, ha impedito a una donna trans di sottoporsi a un intervento chirurgico di affermazione di genere in prigione nel 2015. Harris è stata criticata per aver sostenuto FOSTA-SESTA, una legge del 2018 che ha portato Craigslist a chiudere la sua sezione di annunci personali, colpendo in modo sproporzionato i lavoratori del sesso LGBTQ. a quando ha annunciato la sua candidatura, Harris ha affrontato critiche per aver sostenuto le politiche dell’amministrazione Biden riguardo al conflitto tra Israele e Hamas. “Kamala, avrai i nostri voti quando porrai fine al sostegno degli Stati Uniti al genocidio a Gaza,” ha scritto su Instagram la drag performer e attivista Pattie Gonia.