Il 7 luglio sapremo se la mossa di Macron di indire elezioni anticipate è stato un colpo di genio degno di De Gaulle o un suicidio politico. Per ora sono certi due dati: il sistema politico francese è a soqquadro e la paura dei mercati per quel che potrà succedere a Parigi già comincia a pesare anche sui conti dell’Italia, con gli spread in rialzo.
Macron vuole impedire a Marie Le Pen di andare al galoppo verso le presidenziali del 2027 sull’onda del successo delle europee. Una scelta obbligata per l’inquilino dell’Eliseo che ipotizza due scenari. Il primo: col sistema elettorale a doppio turno Le Pen non ottiene la maggioranza assoluta perché al secondo turno i suoi nemici si coalizzano contro di lei: in questo caso Macron dimostrerebbe che il Rassemblement National abbaia ma non morde. Il secondo: Le Pen ottiene la maggioranza assoluta ma il Primo ministro 28enne Bardella si rivela inesperto e incapace di gestire la delicata situazione economica francese e a mantenere le promesse elettorali, prima fra tutte le pensioni a 60 anni ,insomma un flop del rampollo di le Pen.
Macron non aveva messo nel conto tre colpi di scena. A destra, Ciotti ha spaccato i neogollisti schierandosi con il RN, sconfessato dal resto del partito. La nipote ribelle di le Pen è tornata all’ovile della zia con una scissione dalla formazione di Zemmour. A sinistra si è creata la riedizione aggiornata del fronte popolare che governò la Francia tra il 1936 e il 1938.Un Fronte di cui fa parte anche l’astro nascente socialista Glucksmann che poco ha in comune con Melenchon e le altre anime di questo campo largo di sinistra.
Gli ultimi sondaggi danno al Rn il 33% , alle sinistra il 28% e al partito di Macron il 18%.
Il guaio è che sia la destra che la sinistra vogliono smantellare le principali riforme di Macron e, secondo molti osservatori, promettono la luna. I due programmi avrebbero un impatto devastante sul bilancio statale con spese aggiuntive non coperte per circa 100 miliardi e un aumento del 4% del deficit che già oggi è al 5,5%…Una tragedia.
Macron resterà comunque presidente e conta di portare una pattuglia in Parlamento determinante per formare la maggioranza con la sinistra. Se dovesse coabitare con Bardella Primo Ministro , Macron potrebbe “divertirsi” per dimostrare l’inadeguatezza del pupillo di Le Pen. Se invece il presidente dovesse coabitare con un primo ministro espresso dalla sinistra con cui il suo partito forma la maggioranza Macron punta ad usare il potere di coalizione di Renaissance per impedire gli eccessi massimalisti della sinistra. Macron descritto come un freddo e antipatico tecnocrate è anche un abile manovratore che essendo al secondo mandato da presidente non ha nulla da perdere.