sabato, 5 Ottobre, 2024
Regioni

Gare d’appalto. Il prezzario regionale veneto unico con “forchetta” del 20%

Ance Veneto e altre associazioni di categoria lamentano 'criticità'

Ance Veneto è soddisfatta del prezzario appena varato dalla Giunta regionale del Veneto, ma non del tutto. Si tratta di 18.567 voci di prezzo, dei quali 761 sono nuovi prezzi e 1.377 sono stati eliminati perché riferiti a lavorazioni obsolete e che le stazioni appaltanti utilizzano come riferimento per quantificare le gare d’appalto. Ma Ance Veneto, attraverso il presidente Alessandro Gerotto, aggiunge che “ci sono ancora delle criticità che possono essere concordemente sanate anche perché, come fatto insieme a Confartigianato, Cna, Casartigiani, Confindustria e Confcommercio, tutti insieme con un’unica voce, abbiamo serenamente interloquito con la Regione del Veneto.”

La ‘specificità’ veneta

“Siamo convinti – spiega Gerotto – che i prezzi contenuti nei prezzari debbano corrispondere all’effettivo andamento del mercato e purtroppo abbiamo assistito a casi di gare di enti pubblici in cui la riduzione dei prezzi è stata applicata senza effettive ragioni di mercato e senza un’analisi tecnico-economica a sostegno delle riduzioni.” Nello specifico i costruttori veneti fanno notare che il capitolo che ha avuto la maggior riduzione è quello relativo alle Opere di Difesa del suolo (-7%), seguito dalle opere acquedottistiche, le opere fognarie e gli impianti (-3,5% circa). Inoltre la Regione Veneto sembra l’unica ad aver introdotto il criterio della “forchetta” del più o meno il 20% sui prezzi a discrezione della stazione appaltante. “Dalle verifiche effettuate – aggiunge Gerotto – i prezzari regionali finora pubblicati e aggiornati al 2024 sono quelli relativi alle Regioni di Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Liguria, Lombardia, Marche, Sicilia, Toscana, Umbria, Valle d’Aosta, Trentino-Bolzano e Trentino Trento e nessuno di questi prevede espressamente la variazione del prezzo in riduzione; solo alcune Regioni prevedono variazioni, ma solo in aumento, per casi particolari.”

Regione Veneto: ascoltati tutti

Sul prezzario regionale è intervenuta anche la vice presidente della Giunta regionale e assessore alle infrastrutture del Veneto, Elisa de Berti: “uno strumento di lavoro fondamentale per professionisti e operatori del settore edile ma anche un riferimento prezioso a tutela del cittadino per una corretta determinazione del costo delle opere pubbliche.”

De Berti ricorda che il prezzario è il frutto di un “proficuo percorso di ascolto, confronto e condivisione” con imprese e associazioni di categoria, rappresentanti delle stazioni appaltanti e associazioni di professionisti. “Il Veneto – ha concluso – si dimostra ancora una volta una Regione modello a livello nazionale nella metodologia della redazione di questo strumento oltre che un riferimento sicuro ed affidabile per il settore delle costruzioni, in un contesto di forti variazioni dei costi a causa dell’attuale congiuntura politica ed economica”.

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