“Mi aspetto anche io una prima mossa sulla riduzione dei tassi d’interesse”. Dunque, pure Piero Cipollone, membro del Comitato esecutivo della Bce, si iscrive tra i tanti favorevoli a un intervento pressoché immediato da parte della stessa Banca centrale europea per una politica monetaria meno restrittiva. “Il 6 giugno”, ha spiegato ieri all’interno di un panel del Festival dell’Economia di Trento, “ci sarà la riunione e mi aspetto per questa data importanti decisione sui tassi, a partire dalla loro riduzione”. E le sue parole sono state cariche di ottimismo: “All’interno del Consiglio della Bce c’è un ampio consenso sull’argomento in questione e molti colleghi si sono espressi su questa lunghezza d’onda, perché pensano che le condizioni dell’economia sono tali che è giusto allentare un pochino la nostra posizione di politica monetaria”. Una decisione che chiaramente dovrà tenere conto dell’inflazione che, secondo Cipollone, nei prossimi mesi oscillerà intorno ai livelli attuali (2,4%) “per poi scendere fino a raggiungere il nostro obiettivo per il prossimo anno, (2%). Con il venir meno degli shock dell’offerta si può insomma tornare a perseguire simultaneamente il calo dell’inflazione e l’aumento del tasso di crescita”.
Cambiamento climatico
Cipollone in quel di Trento ha però voluto sottolineare di come l’inflazione possa subire l’influsso del cambiamento climatico sempre più presente e i cui effetti chiaramente non sono stimabili: “Ha implicazioni importanti per le banche centrali perché incide sull’inflazione e sull’esposizione agli shock dell’offerta, riducendo il prodotto potenziale e la crescita della produttività. Inoltre genera rischi finanziari per il bilancio delle banche centrali”. Fondamentale, ascoltando le sue parole, combattere quanto prima il cambiamento climatico: “Avremmo dovuto agire ieri e non possiamo certo aspettare di farlo domani”, ha detto con un pizzico di rammarico, ricordando che negli ultimi 4 anni il pianeta è stato stravolto tra la pandemia, le guerre in Ucraina e in Medioriente e altre tensioni geopolitiche: “Ci stiamo confrontando con tanta incertezza intorno e quindi viviamo in un mondo sempre più incerto, ci sono variabili che possono essere avere riflessi sull’inflazione e dunque la necessità nel caso di azioni aggressive da parte delle banche centrali”. E dunque i tassi potrebbero risentire di questa incertezza “e uno deve imparare a gestire tutto questo”.
Transizione verde
Cipollone nel corso del suo intervento è intervenuto anche sul tema della transizione verde, tra gli obiettivi che più stanno a cuore alla Bce, “risoluta” nel suo impegno affinché ciò avvenga. Ma il tutto sarà perseguibile solamente se tutta l’Europa si adopererà in tal senso: “La Ue dovrà realizzare politiche solide dal lato dell’offerta per svincolarci dai combustibili fossili, perfezionare l’efficienza energetica e assicurare la disponibilità delle principali materie prime”. Per arrivare a questi risultati, ha proseguito Cipollone, ci sono considerevoli investimenti: “Mettendo insieme le risorse europee e creando una forte unione dei mercati dei capitali, possiamo attrarre ingenti capitali privati e indirizzarli verso progetti sostenibili”. Una sfida ardua, per il board della Bce, “ma che si può vincere”.