Un innovativo programma di imprenditoria femminile torna in Italia per supportare idee e fasi iniziali di startup o società già costituite guidate da donne. Si tratta del Programma EWA (Empowering Women in Agrifood), un progetto interamente dedicato alle giovani imprenditrici, promosso da EIT Food, Istituto Europeo di Innovazione e Tecnologia, nonché organo dell’Unione Europea. EWA seleziona dieci imprenditrici partecipanti che possono accedere a un percorso di formazione, tutoraggio e networking. Il percorso di sei mesi si conclude con una giornata dimostrativa dove una giuria esterna seleziona i due progetti più interessanti che ricevono un premio in denaro pari a 10mila euro a fondo perduto per la prima classificata e di 5mila per la seconda.
Progetti fondati su un futuro sostenibile e inclusivo
Il programma, declinato contemporaneamente in dodici Paesi europei, ha l’obiettivo di far emergere lo straordinario potenziale dell’imprenditoria femminile e vuole contribuire a superare il divario di genere ancora esistente, promuovere ulteriormente la presenza femminile in posizioni dirigenziali e aumentare il numero delle start-up condotte da donne. “Per EIT Food, la parità di genere non è semplicemente un obiettivo, ma il cuore pulsante di tutto ciò che facciamo soprattutto quando si tratta di innovazione dei sistemi agroalimentari” spiega Inigo Rodilla, Regional Project Manager di EIT Food South. “È per questo che EWA – precisa Rodilla – diventa la nostra iniziativa di punta: un richiamo all’azione per le giovani imprenditrici che desiderano lasciare un segno indelebile. Con EWA, non si parla solo dell’Italia, ma di un movimento che interessa l’intero Sud Europa, un luogo dove la tradizione incontra l’innovazione, spingendosi verso orizzonti tecnologici avanzati, fondati su un futuro sostenibile e inclusivo. Invito tutte le giovani imprenditrici ad unirsi a EWA nel cammino verso l’innovazione e la sostenibilità”.
Promuovere l’ingegnosità femminile
Il programma viene implementato in Italia grazie al Future Food Institute, un ecosistema composto da più
organizzazioni che condividono la stessa visione di migliorare il mondo attraverso il cibo: il fulcro è un’anima
filantropica, la Fondazione Future Food Institute, impegnata in formazione, ricerca e ‘advocacy’ (supporto attivo), che viene affiancata da Società Benefit, le quali lavorano per rendere tangibile il cambiamento. Sara Roversi, presidente del Future Food Institute, evidenzia: “Empowering Women in Agrifood è dedicato alle donne imprenditrici, alle innovatrici che desiderano lasciare un segno positivo nel mondo attraverso idee e progetti innovativi. La nostra missione è fornire loro lo spazio, la conoscenza e il network necessari per trasformare queste idee in realtà concrete, promuovendo un cambiamento sostenibile che rispecchia la forza, la determinazione e l’ingegnosità femminile”.
Come aderire al programma
Per partecipare è necessario identificarsi nel genere femminile, essere residenti in Italia e avere un progetto nel settore dell’agrifood che sia allineato alle tre missioni di EIT Food; si può trattare di un’idea imprenditoriale solida o di una società già costituita da massimo 3 anni e che abbia ricevuto meno di 60.000 euro da fondi pubblici e/o privati. Le candidature possono essere presentate fino al 24 maggio 2024 gratuitamente sulla piattaforma di F6s, registrandosi e seguendo le indicazioni del link https://eitfoodsouth.typeform.com/to/qbLkZsFo. Per l’edizione 2023 hanno ricevuto i primi due premi: Diana Zagarella, di OlivAir, che ha proposto l’utilizzo di droni per migliorare il sistema di raccolta delle olive, e Martina Riolino, di Zoè Food Evolution, che ha proposto un format per ristoranti vegani.