“Il lavoro c’è ma mancano i lavoratori. Le imprese sono pronte ad assumere, ma circa la metà delle figure professionali richieste è introvabile. Solo a marzo 2024 su 447 mila posti di lavoro, il 47,8% è stato di difficile reperimento”. Così il presidente di Confcooperative, Maurizio Gardini, in occasione dell’assemblea nazionale. “La mancanza di personale – aggiunge – è il principale ostacolo anche per la crescita delle cooperative, per 1 su 2 è un problema oramai strutturale. Le nostre 17.000 associate danno lavoro a 540.000 persone, potrebbero assumerne altre 30.000, ma non trovano figure qualificate. Le imprese sono in affanno – sottolinea – e costrette alla difesa. Sono provate dai rincari dell’energia e delle materie prime, dal mismatch e dalla contrazione dei consumi interni. Nei servizi, solo 1 impresa su 2 riesce ad accedere al credito. L’inflazione sta calando e come raccomanda il governatore della Banca d’Italia Panetta la Bce deve iniziare a tagliare il costo del denaro: basta tassa Lagarde”.
Guerre e Covid
“L’internazionalizzazione – prosegue – ci vede protagonisti con molte imprese di diversi settori per un valore di oltre 5,6 miliardi. Nel Made in Italy, di cui siamo sostenitori, abbiamo una identità riconosciuta densa di eccellenze anche cooperative. Il Covid, le guerre in corso, la crisi del canale di Suez – aggiunge – hanno avuto e hanno un grave impatto sull’export e sull’import. Il Piano Mattei e l’attenzione alle enormi necessità dell’Ucraina mostrano un dinamismo del Governo che restituirà alle imprese un ruolo chiave. Il Made in Italy richiama direttamente l’agroalimentare, le cui punte più avanzate sono nella nostra organizzazione: basti pensare che sulle nostre tavole 1 prodotto su 5 arriva dalle nostre cooperative agroalimentari. Una filiera tre volte italiana, per prodotto, produttori e territorio”. Secondo Gardini “è fondamentale che la Pubblica Amministrazione riconosca gli aumenti contrattuali in fase di appalti, riconoscendo la qualità e non solo l’offerta economica più bassa. Sul fronte dei Debiti Pa, le nostre cooperative vantano crediti per 2,5 miliardi con pagamenti medi a 92 giorni”, conclude.