L’inaugurazione del Cibus, il Salone internazionale dell’alimentazione a Parma, è stata l’occasione per un’analisi approfondita del valore della filiera agroalimentare allargata, che ha raggiunto la cifra record di 620 miliardi di euro. A confermare questa tendenza è l’analisi condotta da Coldiretti su dati del centro studi Divulga, presentata in occasione dell’apertura dell’evento. Il cibo Made in Italy, da sempre sinonimo di eccellenza e qualità, assume un ruolo sempre più centrale nell’economia del Paese. Questo settore vede impegnati oltre 4 milioni di lavoratori, distribuiti in 740.000 aziende agricole, 70.000 industrie alimentari, più di 330.000 realtà della ristorazione e 230.000 punti vendita al dettaglio. Si tratta di un patrimonio nazionale sostenuto dai primati dell’agricoltura italiana, che si distingue per il valore generato per ettaro, raggiungendo quasi 3000 euro, il doppio rispetto alla Francia e i 2/3 in più della Germania.
Le campagne italiane vantano anche primati a livello europeo nel settore biologico, con 80.000 operatori, e nel numero di specialità Dop/Igp/Stg riconosciute, che ammontano a 325. A ciò si aggiungono 526 vini Dop/Igp, 5547 prodotti alimentari tradizionali e Campagna Amica, la più ampia rete di mercati di vendita diretta degli agricoltori.
Crescita costante
Le esportazioni agroalimentari Made in Italy stanno registrando una crescita costante. Nei primi due mesi del 2024, hanno raggiunto un valore di 11 miliardi di euro, con un aumento del 13% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, secondo quanto riportato dall’analisi Coldiretti basata sui dati Istat. Questo dato positivo contribuisce a migliorare ulteriormente il record di esportazioni dell’anno precedente, che ha toccato i 64 miliardi di euro. L’agricoltura italiana non produce solo cibo di alta qualità, ma anche beni pubblici di inestimabile valore. Tra questi, la tutela del paesaggio, la biodiversità, la salute e il benessere, il contrasto ai rischi idrogeologici, la coesione territoriale, la lotta allo spopolamento delle aree marginali, il turismo, il territorio e le energie rinnovabili.
Il Presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, sottolinea come i successi del Made in Italy a tavola siano strettamente legati all’agricoltura nazionale. La valorizzazione del prodotto 100% italiano, dal campo alla tavola, non solo garantisce trasparenza ai consumatori, ma rappresenta anche un atto di patriottismo verso il Paese, contribuendo alla creazione di ricchezza sul territorio e al sostegno dell’economia nazionale.